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Terra dei fuochi, il vescovo Di Donna attacca De Luca: “Non vuole che se ne parli”

Duro attacco del vescovo di Acerra per la cancellazione della commissione regionale sulla Terra dei Fuochi, durante la messa di Natale. “Non vogliono che se ne parli, dobbiamo rassegnarci, ma se tu non ne vuoi parlare il problema resta”. Di Donna ha puntato il dito contro le mancate bonifiche, il persistere del fenomeno dei roghi tossici e il mancato monitoraggio dell’inceneritore. Proprio ad Acerra ci sarà la visita di Papa Francesco che doveva tenersi a maggio, poi rinviata causa Covid19.
A cura di Antonio Musella
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Da sempre impegnato nella lotta all'inquinamento ambientale, il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, non ha mancato di ricordare la disattenzione delle istituzioni verso la terra dei fuochi durante la messa di Natale. Un attacco diretto quello del vescovo di Acerra, contro la Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca, per la cancellazione della commissione regionale sulla Terra dei Fuochi: "Di terra dei fuochi non se ne deve parlare più rassegniamoci " ha detto il vescovo, elencando poi una lunga serie di omissioni da parte della Regione Campania, dal monitoraggio dell'inceneritore alle mancate bonifiche, dal perseguimento dei reati ambientali ai roghi di rifiuti tossici. Un'omelia, quella pronunciata dal vescovo Di Donna nella messa di Natale, che ha scosso il territorio di Acerra gravemente colpito da fenomeni di inquinamento ambientale da diversi decenni.

"Inconcepibile cancellare la commissione Terra dei fuochi"

"E' stato assurdo, inconcepibile, cancellare la commissione regionale speciale per la terra dei fuochi – ha detto il vescovo – per i prossimi 5 anni non ci sarà se non si rimedia in qualche modo, certo non è che faceva questo grande lavoro, però adesso viene a mancare anche il simbolo, il segno di questa attenzione". Il discorso di Di Donna è proseguito con un attacco a Vincenzo De Luca, che ha più volte considerato la questione della terra dei fuochi come un problema "risolto". "Di Terra dei fuochi non si deve parlare, la terra dei fuochi non esiste, basta, non ci buttiamo la zappa sui piedi, assurdo, assurdo – ha tuonato il vescovo dal pulpito – anche a me non piace il termine, ma dobbiamo riconoscere che il problema esiste. Cancelli? Non vuoi parlare di terra dei fuochi? Ma il problema rimane". Acerra ospita l'inceneritore della Regione Campania, più volte i comitati locali hanno denunciato che le centraline per la qualità dell'aria segnalano sforamenti nelle emissioni di diossina. Lo stesso territorio è interessato in maniera massiccia dal fenomeno dei roghi abusivi di rifiuti industriali che appestano l'aria e avvelenano le campagne. "Non si sente più parlare di bonifiche, di monitoraggio dell'inceneritore – ha continuato Di Donna – non si parla più di roghi tossici e di qualità dell'aria, di monitoraggio delle aziende inquinanti sul nostro territorio, non si parla più di registro tumore, si parla solo di morti di Covid, tutti gli altri si possono arrangiare".

"Non vuoi parlare di Terra dei fuochi? Ma il problema rimane"

La cancellazione della commissione è stata votata dal consiglio regionale della Campania lo scorso 17 novembre, unica astenuta la consigliera del Movimento 5 Stelle Mari Muscarà. Proprio contro questa scelta era intervenuto il WWF con una nota indirizzata alla Regione Campania: "La Commissione d'inchiesta va riconfermata, per garantire la giusta attenzione al dramma che continuano a vivere le popolazioni presenti nel territorio campano – si legge nella nota firmata dal delegato regionale del WWF Piernazario Antelmi –  e che la stessa non si limiti ad una semplice spartizione di poltrone tra le forze politiche di diverso colore, ma che, in stretta collaborazione con gli Enti locali, il Governo Centrale, la Magistratura e le Forze dell'ordine preposte, dia un freno a questo fenomeno sempre più dilagante e pericoloso per la salute pubblica e per l'ambiente".  Intanto proprio ad Acerra ci sarà la visita di Papa Francesco nei prossimi mesi, prevista per lo scorso maggio fu rinviata a causa dell'emergenza Covid. La visita del pontefice ad Acerra cade in occasione del quinto anniversario dell'enciclica "Laudato Sì", uno dei testi di Bergoglio che maggiormente hanno impegnato la chiesa sui temi ambientali. Proprio il vescovo Di Donna è stato da sempre in prima linea nel denunciare l'inquinamento ambientale nella provincia a Nord di Napoli.

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