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Covid 19

Terapie intensive, niente posti la sera. De Luca: “Ci sono farabutti che non fanno il loro dovere”

Durante la sua diretta video, De Luca fa emergere una questione che è già oggetto di numerose segnalazioni di pazienti e di parenti di pazienti Covid19 in Campania: in alcuni casi viene rifiutato l’accesso in terapia intensiva la sera motivandolo con “assenza di posti disponibili”. Ma, secondo il governatore, i posti ci sarebbero: “Abbiamo una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il suo dovere”
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"Ringrazio tutto il personale sanitario della Campania per ciò che sta facendo", dice Vincenzo De Luca durante la sua diretta Facebook del venerdì. Ma fornisce un elemento su cui evidentemente l'ente da lui presieduto, e le Asl, ma anche la Procura di Napoli, dovrebbero indagare (e alla svelta).

Si parla delle disponibilità di posti in terapia intensiva Covid negli ospedali della Campania. La Cabina di regia della Regione avrebbe  – dice De Luca – riscontrato dinieghi al ricovero in intensiva di alcuni pazienti giunti di notte con motivazione di «mancanza posti». Motivazione poi risultata falsa.

Dice Vincenzo De Luca:

C'è un dato non positivo…quando arrivano telefonate al 118 per mandare qualcuno in terapia intensiva è capitato che qualcun altro abbia risposto dagli ospedali: "Non abbiamo alcun posto libero". Siccome i posti di terapia intensiva sono governati a dimensione regionale, non ospedale per ospedale, ci è capitato di verificare alcune volte in cabina di regia posti liberi e poi invece chiamavano dal 118 dicendo che avevano avuto la risposta di mancanza di posti liberi. È capitato più volte in orario serale.

La sensazione è che c'è qualche buontempone che quando arriva la richiesta alle 8 di sera dice che non ci sono posti liberi perché magari deve fare la nottata (il turno di notte ndr.) …questa anomalia la abbiamo registrata negli passati anni  nei pronti soccorso perché qualcuno doveva fare i fine settimana… Dunque abbiamo una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il suo dovere.

Proprio oggi il numero uno della Regione Campania ha annunciato fra le altre cose che presso il Presidio Ospedaliero “Luigi Curcio” di Polla saranno installate le apparecchiature necessarie per la processazione dei tamponi molecolari Sars Cov 2, con la collaborazione ed il coordinamento dell’Istituto Zooprofilattico. Obiettivo: garantire «una maggiore velocità di refertazione dei tamponi in un’area vasta che comprende il territorio del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, Bussento e Mingardo». Il macchinario assegnato deriva dall’aggiudicazione del secondo lotto della gara espletata da Soresa e i reagenti utilizzati saranno messi a disposizione dalla struttura Commissariale per l’emergenza Covid-19, per il tramite di Invitalia.

"Noi intendiamo lavorare per allargare rete territoriale. Nel frattempo procediamo con i nuovi ospedali da realizzare. Ieri è stata aggiudicata la gara per progettazione ospedale unico della costiera sorrentina a Sant'Agnello per 65 mln di euro" ha inoltre annunciato.

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