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Covid 19

Terapie intensive Covid, al Cotugno si liberano gli ultimi posti per far fronte all’emergenza

All’ospedale Cotugno di Napoli, polo infettivologico che fa parte dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, si liberano gli ultimi posti disponibili e che erano destinati a malati no Covid. La decisione per far fronte all’emergenza coronavirus, con la Campania ormai nel pieno della seconda ondata. E ogni giorno i positivi aumentano.
A cura di Gaia Martignetti
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Mentre continuano a salire i contagi da Covid -19 in Campania, che ieri ha registrato 412 nuovi positivi, l'ospedale infettivologico di Napoli, il Cotugno, è sempre più sotto pressione. Al momento sono 119 i ricoverati Covid nel nosocomio dell'Azienda Ospedaliera dei Colli. Di questi 16 sono in terapia sub – intensiva, che è quindi piena. Al contempo l'ospedale ha ampliato i posti di terapia intensiva portandoli da 8 a 16. Oggi, 5 ottobre, i posti occupati sono 9. Quattro di questi pazienti sono intubati. Per quanto riguarda il ricovero ordinario i posti letto impegnati da ammalati sono 94.

Data l'emergenza e l'aumento esponenziali di positivi in Campania, che secondo gli epidemiologi arriverà a circa 20 mila casi a novembre, il Cotugno si prepara a liberare gli ultimi posti che erano messi a disposizione di altre malattie infettive.

Intanto la Regione Campania ha anticipato il Dpcm del governo Conte: Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza che obbliga le attività commerciali a chiudere alle ore 23 tranne che nei fine settimana dove potranno chiudere a mezzanotte. Si tratta di una decisione a sorpresa: fra poche ore Palazzo Chigi emanerà secondo numerose indiscrezioni di stampa da fonti di governo, un provvedimento analogo. Anche stavolta però il governatore regionale ha voluto anticipare la mossa romana: in queste ore a Palazzo Santa Lucia si respira un  clima di  tensione dovuto sostanzialmente alla impennata di contagi Covid-19 in Campania.

Ecco il testo dell'ordinanza numero 77:

"Con decorrenza immediata e fino al 20 ottobre 2020, salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dei provvedimenti statali è fatto obbligo ai bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari di chiusura dell’attività dalle ore 23 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni da domenica a giovedì; dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato.

Fanno eccezione gli esercizi presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio. Con l’entrata in vigore della presente disposizione è revocata la previsione di cui al punto 1.2. dell’Ordinanza n.75 del 29 settembre 2020. Ai ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari), è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23, per l’intera settimana. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario".

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