Tenta di impiccarsi in cella, detenuto salvato dagli agenti del carcere di Poggioreale
Ha tentato di uccidersi all'interno della propria cella di detenzione, nel carcere di Poggioreale, ma è stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria, che sono intervenuti tagliando il cappio nel quale aveva infilato la testa, evitando che morisse soffocato e riportando solo segni lungo il collo. Protagonista della vicenda è un cinquantenne pugliese, attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale.
Lo ha raccontato Luigi Castaldo, vice segretario regionale dell'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria di Napoli (Osapp): la vicenda è accaduta nel pomeriggio di ieri, venerdì 7 maggio. L'uomo aveva realizzato un cappio, attaccandolo alla finestra, per poi infilare la testa nel nodo scorsoio e tentando così di impiccarsi: provvidenziale l'intervento degli agenti di polizia penitenziaria, che sono subito entrati ed hanno tagliato il cappio, che ha lasciato all'uomo solo qualche segno sul collo. "L'intervento è stato possibile", ha spiegato Castaldo, "grazie alla tempestività del personale di Polizia Penitenziaria che, nonostante le ataviche carenze di risorse strumentali ed umane, riesce con alto senso del dovere e forte spirito di abnegazione a compiere il proprio mandato istituzionale. Spesso queste difficoltà", ha aggiunto ancora Castaldo, "che sono dovute a sovraffollamento dei penitenziari e a mancanze strutturali e di personale, non hanno un lieto fine". Nel carcere di Poggioreale, secondo i dati del Ministero dell'Interno aggiornati ad appena 24 ore fa, sono detenute 1.159 persone a fronte di una capienza di 1.070 posti per i detenuti. Quasi cento persone in più rispetto al limite massimo.