Tennis Napoli Cup, Fognini vince e si tuffa in mare. Berrettini: “Lui ha il fisico, io mangerò una pizza”
Simpatico siparietto al torneo di tennis di Napoli, che pur tra mille difficoltà sembrerebbe aver trovato una propria quadra. Prima il tuffo in mare di Fabio Fognini dopo la vittoria, poi le battute di Matteo Berrettini ai cronisti che gli chiedevano se avrebbe fatto lo stesso in caso di successo. Una giornata di quasi normalità per un torneo nato sicuramente sotto una cattiva stella, tra rinvii, problemi ai campi ed organizzativi.
Il tuffo di Fognini e le battute di Berrettini
A tenere banco, oltre al tennis giocato, anche il siparietto che ha visto protagonisti (a distanza) Fabio Fognini e Matteo Berrettini. Il primo, dopo aver battuto il francese Hugo Grenier (6-4, 3-6, 6-3), ha deciso di festeggiare con un tuffo nel mare di Mergellina, subito immortalato da tanti passanti e addetti ai lavori. Poi però a rincarare la dose ci ha pensato Matteo Berrettini, che domani giocherà contro il giapponese Taro Daniel (alle ore 10). Intervistato da alcuni cronisti presenti all'Arena del Tennis della Rotonda Diaz, qualcuno gli ha chiesto se in caso di vittoria si tufferà in mare come ha fatto il tennista ligure. "Lui ha il fisico e lo può fare, a me viene la tosse se lo faccio", ha scherzato Berrettini, "Mi mangerò una pizza, quello sicuro. Poi vediamo, se dovesse andare come spero il torneo, ne faccio anche due di bagni".
Il torneo prosegue dopo i problemi
Dopo i vari problemi riscontrati, con il campo fuori uso che ha costretto prima a rinviare di 24 ore le gare e poi a spostarle a Pozzuoli, seguito poi dal ritorno a Napoli terminati i lavori di ripristino ma anche dalla troppa umidità serale che ha portato all'interruzione di alcune gare (senza contare i disagi registrati da alcuni tennisti per quanto riguarda gli alloggi e dei tifosi alle prese con i rimborsi dei biglietti), il torneo va avanti. E gli occhi sono tutti puntati sugli italiani che proveranno a conquistare un posto in finale e vincere il torneo, nato sotto una cattiva stella ma che sembra aver trovato finalmente la propria quadra organizzativa.