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Teatro San Carlo, Fuortes resta Sovrintendente. Ricorso del Cdi contro Lissner. De Luca: “Pulcinellismo”

Il Consiglio di Indirizzo del Teatro San Carlo ha rimandato al ministero della Cultura la decisione sul reintegro di Lissner e ha annunciato che proporrà reclamo in appello. Assente la Regione. De Luca: “Dall’Opera alla sceneggiata”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra Stephane Lissner. A destra Carlo Fuortes
A sinistra Stephane Lissner. A destra Carlo Fuortes

Resta Carlo Fuortes, al momento, il Sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. Il Consiglio di Indirizzo (CDI) della Fondazione del massimo lirico partenopeo, convocato d'urgenza questa sera, ha approvato all'unanimità dei presenti l’esecuzione dell’ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Napoli a favore del reintegro dell'ex Sovrintendente Stephane Lissner, comunicando immediatamente la decisione al Ministero della Cultura, che è l'unico ad avere i poteri per conferire l'incarico.

Ma contemporaneamente ha deciso anche di proporre reclamo in appello, con istanza di sospensione, per la riforma e revoca dell’ordinanza, tenuto conto del parere espresso in merito dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato.

De Luca: "Dall'Opera alla sceneggiata. Siamo al pulcinellismo"

Alla riunione del CDI del Teatro di San Carlo era assente il rappresentante della Regione Campania. Il governatore Vincenzo De Luca, in un post sui social questa sera, prima del vertice, aveva scritto: "Teatro San Carlo, dalle grandi opere alle grandi sceneggiate. Siamo arrivati al pulcinellismo", in riferimento al caso dei due sovrintendenti per una sola poltrona emerso dopo il reintegro di Lissner.

La riunione straordinaria del Consiglio di indirizzo della Fondazione San Carlo era stata convocata d'urgenza, dopo l’ordinanza 19882 del Tribunale di Napoli Sezione Lavoro che ieri, 12 settembre 2023, ha accolto parzialmente l’istanza cautelare presentata dal Maestro Lissner e ha ordinato alla Fondazione di reintegrarlo. L'incarico di Lissner, infatti, è cessato con due anni di anticipo – sarebbe scaduto nel 2025 – dopo la legge del Governo Meloni che ha portato a 70 anni il limite massimo d'età anche per i sovrintendenti stranieri, equiparandolo a quello degli italiani.

Il Consiglio di Indirizzo si è riunito, quindi, attorno alle 19,30 di oggi, mercoledì 13 settembre 2023, e ha approvato l’esecuzione dell’ordinanza, comunicandola immediatamente al Ministero della Cultura "in funzione – scrive il CDI – di ogni necessario adempimento per l’esecuzione, tenuto conto che l’incarico di Sovrintendente è conferito, come prescritto dalla Legge, con Decreto del Ministro della Cultura e, allo stato, permane quello di nomina di Fuortes".

Il CDI, poi, ha anche deciso di "proporre reclamo, con istanza di sospensione, per la riforma e revoca dell’ordinanza tenuto conto del parere espresso in merito dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato".

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