Taxi volante a decollo verticale: il prototipo che a Napoli può rivoluzionare la mobilità
Napoli come la Los Angeles futuristica e distopica di Blade Runner. Forse è una esagerazione, ma presto ci potrebbero essere delle auto volanti anche a Napoli, o meglio, dei taxi volanti. Si tratta di un prototipo realizzato in Campania grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il Distretto aerospaziale della Campania (Dac) e la Gesac, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno, finalizzato a sviluppare un sistema di "Mobilità aerea avanzata" nell'ambito del piano strategico dell'Enac.
Il primo taxi volante, a decollo verticale, si potrebbe alzare in volo proprio all'aeroporto di Capodichino in un futuro non troppo remoto. Non se ne parla solo nel capoluogo partenopeo. A Roma, all'aeroporto di Fiumicino "Da Vinci" è in campo il progetto eVTOL e pure quello punta ad essere il primo servizio di aerotaxi d'Italia.
Fino a 500 metri d'altezza e 100 chilometri all'ora: i numeri del prototipo
Il Dac ha così cominciato a sviluppare l'idea di un taxi volante, in grado di ospitare a bordo 4 persone (tre passeggeri più il conducente) e in grado di raggiungere i 500 metri di altezza e una velocità di circa 100 chilometri all'ora. Dotato di motori elettrici, il taxi volante dovrebbe avere anche un ridotto impatto acustico.
"La mobilità area avanzata ha potenziali e molteplici applicazioni: trasporto di persone, in una prima fase con pilota, trasporto merci e materiale biomedicale, attività di ispezione e mappatura, supporto all'agricoltura. Ma perché ciò si possa realizzare e sviluppare è necessario investire sui vertiporti, aree da cui i velivoli possano atterrare e decollare" ha spiegato Luigi Carrino, presidente del Dac.
Il taxi volante potrebbe collegare l'aeroporto con le mete turistiche
Oltre alla realizzazione, a far sì che il prototipo diventi realtà, si pensa anche alle possibili destinazione dei taxi volanti. La prima è quella a scopo turistico: i velivoli potrebbero infatti essere utilizzati per mettere in comunicazione l'aeroporto di Capodichino alle principali mete turistiche del Napoletano e dalla Campania, come gli Scavi di Pompei e quelli di Paestum, oppure le isole del Golfo e la Costiera Amalfitana.