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Tavolini gratis di bar e ristoranti a Napoli verso lo stop dal 1 ottobre: non c’è la proroga

Il Comune: “Non abbiamo notizie di altre proroghe da Governo e Parlamento”. Verso lo stop delle concessioni gratuite. I titolari dovranno rimuovere le installazioni. Ma è polemica.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I tavolini di bar e ristoranti gratis a Napoli potrebbero dover essere rimossi a partire dal 1 ottobre prossimo. Il Comune di Napoli si sta preparando per questa evenienza che porterà i titolari dei locali a dover rimuovere tutte le installazioni extra, posizionate durante i due anni del Covid19, tra due settimane. "Al momento – spiegano da Palazzo San Giacomo – non abbiamo notizie di proroghe, che dipendono da Governo e Parlamento. A meno di novità dell'ultim'ora, quindi, tavolini, sedie, tende e ombrelloni che in questi due anni sono stati installati su marciapiedi antistanti i locali tra 15 giorni dovranno andare via.

Le concessioni gratuite erano state ideate per venire incontro alle esigenze di ridurre il rischio di contagio, aumentando gli spazi a disposizione all'esterno per i clienti, con il dovuto distanziamento. La misura era stata prorogata già una volta al 30 giugno 2022, dopo il termine dello stato di emergenza sanitario nazionale per il Covid19, il 31 marzo scorso. Il Parlamento, a giugno, ha deciso di accogliere le richieste delle categorie, dell'ANCI e di alcune forze politiche, tra cui il M5s, prorogando ulteriormente di altri tre mesi. Proroghe sempre recepite dall'assessorato al Commercio del Comune di Napoli, guidato dall'assessore Teresa Armato. Ma sembra che adesso potrebbe non esserci una nuova proroga. "Non abbiamo finora ricevuto notizie in tal senso", spiegano dall'assessorato.

Per i titolari dei locali, però, l'effetto potrebbe essere devastante, considerato che arriva in un momento di forte crisi economica, con le imprese costrette a fare i conti col caro-vita e col caro-bollette. Molti esercenti stanno chiedendo al Governo una ulteriore proroga, per cercare di ridurre l'impatto negativo sull'economia, mettendo ancora di più in ginocchio un settore già in crisi.

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