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Tavolini di bar e ristoranti ovunque a Napoli, stop al silenzio-assenso: servirà l’autorizzazione

Il sindaco Manfredi dichiara guerra al “tavolino selvaggio”. In arrivo la nuova delibera che modifica le domande semplificate. Gennaro Esposito: “Battaglia di civiltà”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop al silenzio-assenso per le occupazioni di suolo pubblico con i tavolini di bar e ristoranti. Il Comune di Napoli dichiara guerra al cosiddetto “tavolino selvaggio”, con una nuova delibera della giunta Manfredi che va a rivedere le procedure semplificare per le concessioni varate dalla precedente amministrazione De Magistris. La possibilità di avere occupazioni con tavolini estese per i locali resterà, almeno fino al 31 dicembre prossimo, perché c'è una proroga nazionale del Governo Meloni. Ma cambierà il metodo: la concessione non sarà automatica con la presentazione della domanda, ma bisognerà aspettare il parere del Comune di assenso o diniego che arriverà entro 30 giorni.

Manfredi: “Si torna al regime ordinario”

La giunta del sindaco Gaetano Manfredi sta lavorando ad una nuova delibera che va in questa direzione. Il nuovo provvedimento, che potrebbe andare in giunta già domani, 29 giugno 2023, andrà a modificare parzialmente la delibera comunale 168 del 2020 dell'ex sindaco Luigi De Magistris. L'ipotesi è di rendere valutabile la richiesta di autorizzazione di occupazione di suolo pubblico entro 30 giorni a seguito di istruttoria e non con una semplice comunicazione ed un’immediata installazione.

Sulla vicenda oggi è intervenuto il sindaco Gaetano Manfredi che ha spiegato:

“Sarà ripristinato il regime ordinario per la concessione di spazi pubblici dal 2020 eravamo in un regime di deroga che consentiva l'utilizzo di spazi pubblici all'atto della domanda e non ad autorizzazione avvenuta. Ciò ha creato molti abusi e invece si ritornerà al regime ordinario e dunque si potranno occupare gli spazi solo quando ci sarà l'approvazione della domanda da parte degli uffici”.

Che fine fanno le attuali concessioni dei tavolini

Le attuali concessioni, se sono state già autorizzati, resteranno, assicurano fonti di Palazzo San Giacomo a Fanpage.it. Quello che il Comune farà sarà modificare parzialmente la delibera del 2020 che dava la possibilità di aprire nuove attività commerciali di ristorazioni, spritzerie, e simili, senza chiedere l'autorizzazione. In futuro, invece, bisognerà chiedere l'autorizzazione e aspettare l'assenso o il diniego dell'amministrazione.

L'inchiesta di Fanpage.it sul caro-affitti

La delibera della giunta De Magistris nacque in un contesto molto diverso rispetto a quello di oggi. Si era in piena pandemia del Covid19, c'era necessità di aumentare gli spazi dei tavolini per il distanziamento. Si decise di semplificare le procedure per mettere più tavolini in strade e piazze. Col tempo, però, il fenomeno si è allargato a dismisura, riempiendo la città di tavolini, ombrelloni e dehors ovunque, come dimostrato nelle inchieste di Fanpage.it. Oggi alcune strade e piazze della città sono infatti letteralmente "mangiate" dai tavolini e dagli ombrelloni. Spazi sottratti ai residenti. La città si riempie di take away e spritzerie, mentre i prezzi degli affitti per abitanti e studenti aumentano alle stelle.

Gennaro Esposito: "Battaglia di civiltà"

Per il consigliere comunale Gennaro Esposito si tratta di una "battaglia di civiltà che qualche frutto lo sta portando: Napoli dichiara guerra al ‘tavolino selvaggio':

Suggerisco di intervenire su intere aree patrimonio Unesco e non sulle singole strade. Va superato l’impianto del sistema ideato dall’amministrazione De Magistris. Si potrebbe prevedere anche il parere della polizia municipale nelle richieste di occupazione di suolo pubblico e che si debba tenere conto anche delle occupazioni presenti nell’area circostante all’esercizio commerciale richiedente.

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