Tavolini di bar e ristoranti Napoli, bloccate tutte le nuove domande. Ma il Comune prepara la proroga
Sono tutte bloccate le nuove domande di occupazione di suolo per tavolini, sedie e ombrelloni di bar, ristoranti e caffetterie a Napoli. La legge nazionale ha prorogato tutte le autorizzazioni per occupazioni semplificate, quindi quelle non gratuite, fino al 31 dicembre 2024. In pratica si prevede una procedura semplificata per il pagamento. Ma il Comune di Napoli, al momento, non ha ancora recepito la norma nazionale. Le domande inviate, con un costo di 80 euro di bollettino, al momento risultano tutte sospese. Bloccate, quindi, sia le domande presentate alla fine dello scorso anno che quelle all'inizio del 2024.
Il Governo Meloni ha prorogato le norme per i tavolini, ma Napoli non ha ancora deciso
La "Legge annuale per il mercato e la concorrenza", la legge 214 del 30 dicembre 2023, infatti, ha prorogato al 31 dicembre 2024 "l’accesso alla procedura semplificata anche per le nuove occupazioni di suolo pubblico, con obbligo di ripristino dello statu quo ante a cura dell’interessato alla scadenza del periodo di riferimento". La norma, in sostanza, è andata a confermare le proroghe del periodo del Covid19, varate a partire dal maggio 2020. Per entrare in vigore a Napoli, però, la legge nazionale deve essere recepita dall'amministrazione comunale con una delibera di giunta e comunicata agli uffici. In mancanza di questo passaggio, in caso di controlli della polizia locale, possono scattare multe e sequestri.
Il Comune lavora alla proroga per le occupazioni di suolo
A Napoli ci sono migliaia di domande di occupazione di suolo pubblico al momento bloccate, perché la proroga nazionale non è stata ancora recepita. Ma la situazione potrà sbloccarsi a breve. Il Comune di Napoli, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, è al lavoro sul tema. Gli uffici stanno istruendo gli atti amministrativi conseguenti alla proroga nazionale. Quindi a breve la situazione potrebbe sbloccarsi. Al momento, al Comune di Napoli non c'è particolare preoccupazione sul tema, considerando che per le autorizzazioni scadute ci sono comunque 90 giorni di tempo per la ratifica.