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Tassa rifiuti ancora più cara a Napoli: arriva il maxi conguaglio sulla bolletta

Arriva il conguaglio della tassa sulla spazzatura nella prossima bolletta per i cittadini napoletani. Oltre 9 milioni e mezzo di euro di adeguamenti per arretrati dal 2018, che si pagheranno a partire dall’anno prossimo, spalmati sulle bollette e per i successivi tre anni. L’ultima parola al consiglio comunale per approvare la delibera entro settembre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Arriva il conguaglio della tassa sulla spazzatura nella prossima bolletta per i cittadini napoletani. Oltre 9 milioni e mezzo di euro di adeguamenti per arretrati dal 2018, che si pagheranno a partire dall’anno prossimo, spalmati sulle bollette e per i successivi tre anni. La stangata sulla tassa dei rifiuti a Napoli è dovuta a due fattori: da un lato ci sono da recuperare, infatti, circa 370mila euro per il periodo 2018-22, a seguito di una delibera dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), recepita dall’Ente d’Ambito Napoli 1 dell’Ato Napoli 1, per l’adeguamento delle tariffe, che saranno divisi in 4 rate (a partire da febbraio 2022). A questi si aggiungono 9 milioni di aumento dei costi del servizio tra il 2019 e il 2020 anche legati alla rimozione delle discariche abusive illegali, che saranno spalmati con i conguagli per tre anni fino al 2024.

Per gli aumenti serve l'ok del consiglio comunale

Questi gli aumenti previsti in tariffa secondo il nuovo Piano Economico Finanziario 2020 dell’Asìa, la società dell’igiene urbana del Comune di Napoli, per il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani ai fini della determinazione della tariffa sui rifiuti Tari. La tassa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Gli aumenti sono stati approvati con delibera della giunta guidata dal sindaco Luigi De Magistris, numero 375 del 29 luglio scorso, ma per diventare operativi serve l’ok del consiglio comunale, che discuterà gli aumenti nella stessa seduta sul rendiconto 2020 e sul previsionale 2021-23 prevista entro il 21 settembre.

Dopo la delibera dell’Arera sugli adeguamenti, il 22 luglio 2020 il Comune ha trasmesso il PEF redatto da Asìa all’Ente d’Ambito Napoli 1, che a dicembre 2020 ha dato il suo ok agli aumenti. Dal documento sono emersi “una differenza di 370.922 euro tra l’ammontare della tariffa 2018 approvata dal Comune e quella ricalcolata col nuovo sistema MTR che si basa sulla delibera dell’Ente d’Ambito Napoli 1 14 del 18 novembre 2020, che va recuperata nella misura del 90% in 4 rate annuali di 83.457,45 euro” e “una differenza di 9.130.656 euro tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 e quelli per il 2019, che va ripartita in tre anni dal 2021”.

Maggiori costi per le discariche e gli sversamenti illegali

A cosa sono dovuti i maggiori costi della raccolta dei rifiuti richiesti dal Comune di Napoli? Sostanzialmente a due fattori: l’aumento del costo di smaltimento a seguito di deliberazione del sindaco della città metropolitana di Napoli numero 52 del 2020 e a maggiori oneri per la raccolta di cumuli di rifiuti dovuti a sversamenti illeciti, soprattutto cumuli abbandonati, per circa 250mila euro.

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