Taser alla Polizia Locale di Napoli, vigili divisi: ok da Csa, Cgil e Uil. La Cisl chiede referendum
La pistola a impulsi elettrici taser in dotazione agli agenti della Polizia Locale di Napoli. I sindacati dei caschi bianchi si dividono. Favorevoli Cgil, Uil e Csa. Mentre la Cisl ha chiesto ulteriori rassicurazioni in particolare sulla copertura assicurativa civile e penale e proposto un referendum tra gli agenti. La discussione è avvenuta martedì scorso in commissione Legalità e Sicurezza.
Il parere dei sindacati dei vigili sull'uso del taser
Da anni, ormai, a Napoli si discute della possibilità di dotare la Polizia Locale di taser, la famosa pistola a impulsi elettrici, già utilizzata dalle forze di polizia di molti Paesi, che viene utilizzata per stordire i malviventi in caso di necessità, ma non è letale. Il Comune di Napoli ha preparato un apposito regolamento, in collaborazione con l'Asl Napoli 1 Centro, e previsto l'obbligo delle bodycam, le telecamere che si indossano con la divisa, che si attivano al momento di sparare i dardi. Il tutto a tutela degli agenti e dei cittadini. L'uso del taser, peraltro, viene accompagnato anche dall'invio immediato dell'ambulanza del 118 sul posto.
Dopo lungo dibattito, a Napoli ci si avvia, insomma, alla sperimentazione. Il tema è stato affrontato dai sindacati di Polizia Locale che sulla questione hanno posizioni leggermente diverse:
Il sindacato Csa, con Antonio D'Amato, ha dato il suo ok all'avvio della sperimentazione:
"La nostra posizione sull'impiego del "TASER X2" – spiega Antonio D'Amato, sindacalista Csa della Polizia Locale di Napoli – è stata quella che il taser, posto come strumento intermedio tra le mani nude e l'arma da fuoco (la pistola) rappresenti un adeguato strumento intermedio d'intervento delle forze di polizia in tutte quelle situazioni criminose d'ingaggio che ne richiedono l'utilizzo, così come regolamentato dal codice penale e dalle leggi di riferimento sull'uso legittimo delle armi".
"La nostra posizione – prosegue D'Amato (Csa) – è stata assunta dopo esserci confrontati con i nostri iscritti che rappresentano il 90% dei sindacalizzati della Polizia Municipale di Napoli ed alla base del confronto c'è stata la Tutela dell'integrità fisica delle persone e dei lavoratori di settore, nonché la richiesta di adeguati strumenti assicurativi a copertura civile e penale dell'impiego di tali attrezzature. Ricordiamo, a supporto dell'opinione decisionale, che il taser ha un impatto molto inferiore rispetto al defibrillatore medico, che l'impiego comporta un protocollo d'intesa e d'ingaggio concordato con l'ASL e la dovuta formazione professionale preventiva. Ricordiamo, infine, che il personale della polizia municipale di Napoli è già armato con arma da fuoco, quindi ben venga uno strumento di minore impatto che possa rendere gestibili le particolari e determinate situazioni che, in determinati contesti cittadini, mettono a repentaglio la Sicurezza pubblica e degli Operatori di polizia".
Danilo Criscuolo (Cgil), commenta:
Riteniamo che l'adozione del taser nella massima sicurezza per i lavoratori della polizia locale e della cittadinanza vada inquadrato in una discussione ed adozione di un regolamento di polizia locale ormai datato e nella costruzione di un welfare dedicato a quei lavoratori che per motivi di servizio cadono in infortunio. La sperimentazione del taser va fatta con corretta formazione e aggiornamento. Tutto ciò a tutela dei lavoratori e della cittadinanza e fuori da ogni approccio securitario.
Mentre Annibale De Bisogno (Uil) sottolinea:
Ritengo il taser uno strumento utile. Sicuramente è un'arma, ma principalmente un deterrente. Non comprendo il caos che si sta sollevando, visto soprattutto che i colleghi della Polizia Locale hanno sempre dimostrato senso di responsabilità. Non mi risulta che per le strade di Napoli ci siano mai stati agenti sceriffi che sparano a destra e a manca. Sarà necessario a salvaguardia dei cittadini e degli stessi Agenti della Polizia Locale, molto spesso lasciati soli, mettere in piedi una vera politica di rilancio, che parta dalle assunzioni, alla strumentazione, alla divise, al regolamento vecchio di 30 anni. Sono troppi anni che si mettono toppe, ma la storia ci ha insegnato che i problemi si possono nascondere, ma non spariscono.
Di diverso avviso Agostino Anselmi, della Cisl Fp:
L'eventuale utilizzo dei taser in dotazione al corpo della polizia municipale non si può e non si deve restringere ad un semplice si o no da parte delle organizzazioni sindacali. Il confronto in commissione consiliare della polizia locale non ha messo in condizione la CISL fp di vagliare il regolamento, la delibera di giunta comunale né tantomeno la documentazione prodotta dall'Asl. Non siamo stati messi in condizioni di potere effettuate tutte le verifiche , che la dotazione di un arma quale il taser richiede. Sono mancate le corrette relazioni sindacali, non siamo mai stati informati dall'amministrazione comunale.
E conclude:
Siamo ancora in attesa dopo quasi 3 anni che sia presentato il nuovo regolamento del corpo della polizia municipale, oggi obsoleto. La CISL fp ha chiesto un ulteriore confronto su questo tema che veda al tavolo la figura del direttore generale e del capo dell'avvocatura. La CISL deve essere certa che l'utilizzo di quest' arma non arrechi eventuali problemi di natura civile e penale agli agenti operanti, nel caso in cui le conseguenze a seguito dell'uso del taser dovessero risultare invalidanti o nella remota ipotesi si dovesse verificare mortalità. Siamo per la difesa e la tutela degli agenti, ma allo stesso modo vogliamo che l'amministrazione metta in campo con atti amministravi certi la tutela civile e che gli agenti non si debbano trovare in situazioni dove potrebbero essere perseguiti civilmente e penalmente.