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Tangenti a Caivano, nel mirino della camorra anche la scuola visitata da Giorgia Meloni al Parco Verde

È quanto emerge da una inchiesta della Dda di Napoli che oggi ha portato al decreto di fermo di 9 persone, tra cui anche esponenti dell’ex amministrazione comunale di Caivano.
A cura di Valerio Papadia
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Anche l'istituto scolastico superiore "Morano" al Parco Verde di Caivano, lo stesso visitato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo gli stupri ai danni delle due cuginette di 12 e 10 anni, sarebbe stato nel mirino dei clan: è quanto emerge dall'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che, oggi, ha portato al decreto di fermo di 9 persone, tra cui figurano anche esponenti dell'ex amministrazione comunale di Caivano.

La camorra voleva mettere le mani sull'appalto da un milione di euro a scuola

Stando a quanto emerso dalle indagini, il clan volevano mettere le mani su un appalto da un milione di euro all'istituto Morano. La camorra, secondo gli inquirenti, avrebbe minacciato i titolari della società alla quale era stato affidato l'appalto per minacciarli e ottenere così somme di denaro in cambio della prosecuzione dei lavori. Non è però stato accertato il pagamento da parte degli imprenditori in seguito alle minacce subite.

La Dda sostiene, nell'inchiesta condotta dai magistrati dell'antimafia partenopea, che l'assegnazione degli appalti comunali a Caivano avveniva attraverso una cooperazione che vedeva coinvolti i politici locali: erano loro, infatti, a decidere a chi affidarli, con l'obiettivo di agevolare imprese compiacenti, che poi pagavano il clan e gli amministratori pubblici.

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