“Tamponi Covid a pagamento, una speculazione. De Luca, imponga il prezzo bloccato in Campania”

Pasquale Persico, medico di Medicina Generale operante nel Casertano, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e alla task force per l'emergenza connessa alla pandemia da Nuovo Coronavirus, racconta il dramma del tampone Covid nella sua zona. Dramma perché nelle difficoltà del sistema sanitario regionale si muovono – a suo dire – speculatori che senza scrupolo alcuno approfittano della situazione per proporre test a pagamento in spregio ad una serie di regole etiche ma non solo. E così, mentre in molte aree del territorio campano si susseguono iniziative di "tamponi solidali" e"tampone sospeso" (a prezzi bassi per sostenere il costo dell'analisi di chi non ha il denaro e non può attendere i tempi delle Asl), c'è – secondo il medico aversano – chi ne approfitta.
Ecco la lettera aperta del medico di famiglia:
Da Medico di Famiglia vivo assurdità inaudite sul fronte effettuazione dei tamponi, un caos indefinibile, dipartimenti di prevenzione al collasso che faticano ad effettuarli, infermieri che vanno a casa di pazienti e somministrano test antigenici anonimi senza rilasciare certificazioni, gruppi di pseudo-colleghi senza scrupoli che effettuano tamponi rapidi a pagamento con il solo rilascio della certificazione al paziente senza nemmeno tenere un registro dove aver segnato a chi il tampone è stato fatto ed il relativo risultato e così in tanti sfuggono al tracciamento.
Presidente de Luca lei non si è nemmeno preoccupato di stabilire un prezzo politico per le varie tipologie di tamponi, con il risultato che i centri privati accreditati dettano legge sui prezzi.
Presidente De Luca, per molti cittadini Campani pagare 60, 70, 80 euro per un tampone costituisce un problema e tutto questo determina un impoverimento subdolo della popolazione. E’veramente ora di interrompere queste oscenità, il Covid non può essere occasione di indebito arricchimento per qualcuno. È ora di imporre e stabilire regole, è il momento di far capire ai cittadini campani da quale parte si sta.