Sul tetto a Castellammare un arsenale da guerra dei clan: Ak47 e fucili da 650 colpi al minuto
Un Kalashnikov, quello non manca mai. Poi fucili d'assalto capaci di sparare 11 proiettili al secondo, fucili a pompa che con un colpo possono buttare giù una porta. Era tutto su un tetto a Castellammare di Stabia (Napoli), il nascondiglio è stato scovato dai carabinieri durante un intervento mirato tra i palazzoni popolari del lotto 4, nel rione Moscarella, quello dove negli ultimi anni è nato il "terzo sistema", nuovo e feroce clan entrato in contrasto con gli "storici" per il predominio dell'illecito nel comune del Napoletano.
Le armi erano in un borsone sportivo di tela blu, lasciato sulla tettoia barcollante di un piccolo box abusivo. Un piccolo arsenale, sufficiente per armare un commando da guerra per un agguato o anche solo per spargere il terrore tra le strade a suon di stese. Probabilmente quello scoperto dai militari era un nascondiglio temporaneo, e non si esclude che siano state lasciate lì dopo le recenti operazioni delle forze dell'ordine che si sono svolte proprio a Castellammare di Stabia e nella vicina Torre Annunziata.
Nel dettaglio sono finiti sotto chiave un Ak47, un fucile a pompa Spas calibro 12, due fucili d'assalto Steyer Aug di produzione austriaca, in grado di sparare 650 colpi al minuto, un fucile a pompa M870s Maverick Eagle Pass con matricola abrasa, due doppiette a canne mozze e un fucile da caccia; le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare l'eventuale utilizzo in fatti di sangue. Il sequestro è per il momento a carico di ignoti, sono in corso indagini per identificare il custode e, soprattutto, chi aveva le armi a disposizione.