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Sul figlio di Rita De Crescenzo interviene il Comune. Trapanese: “Abbiamo agito nel suo interesse”

L’assessore al Welfare Trapanese: “Solidarietà ai nostri assistenti sociali. Siamo sereni sull’operato del Comune in questa vicenda”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Abbiamo agito nell'interesse del ragazzo. Piena solidarietà ai nostri assistenti sociali. Sono del tutto sereno rispetto all’operato dei nostri professionisti coinvolti ed esistono atti in possesso dell’Autorità Giudiziaria che raccontano i dettagli di una vicenda complessa e di tutti gli interventi effettuati, le risorse profuse ed i tentativi esperiti per condurre la vicenda alla migliore soluzione".

Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli, interviene così nella vicenda che ha coinvolto uno dei tre figli della popolare tiktoker Rita De Crescenzo la scorsa settimana. Il ragazzo era irreperibile da quasi un anno, dopo essere scappato da una casa famiglia lo scorso aprile, quando è stato ritrovato venerdì pomeriggio della scorsa settimana, durante un controllo del reparto Git Motociclisti della Polizia Locale, mentre percorreva a bordo di uno scooter il Lungomare di Napoli. Ai controlli era risultato non avere la patente, nonché destinatario di una segnalazione di rintraccio. È stato quindi portato in caserma in via Santa Maria del Pianto, con l'ausilio del reparto minori della Polizia Locale Uotesm, e qui, raggiunto dagli assistenti sociali comunali, che ne hanno poi disposto il trasferimento in un'altra casa famiglia nel casertano.

Un'operazione delicata, raccontata da Fanpage.it, che si è conclusa solo a notte fonda e che ha visto impegnato Trapanese fin dal primo momento per risolvere la situazione. All'esterno della Caserma, peraltro, mentre si decideva dove portare il ragazzo, si erano radunate una 50ina di persone, compresa la popolare tiktoker Rita De Crescenzo, che ha pubblicato diversi video su TikTok. Sul posto anche Polizia di Stato e Carabinieri che hanno presidiato l'ingresso. Mentre il ragazzo è stato poi trasportato via a bordo di un'auto con agenti in borghese, uscita dal retro.

Luca Trapanese oggi è intervenuto sulla vicenda con una nota:

“Il Comune, quale ente deputato alla tutela dei minori, deve attenersi al rispetto delle norme vigenti a tutela innanzitutto della riservatezza loro e delle rispettive famiglie. Sulla vicenda resa pubblica da diversi anni ed in particolare nei giorni scorsi, relativa ad un minore che si era allontanato da una casa famiglia ed è stato riaffidato alla Pubblica Tutela, è opportuno discuterne esclusivamente tra i soggetti coinvolti. I procedimenti relativi ai minori possono sempre essere rivisti e, contro il dispositivo di un’Autorità Giudiziaria eventualmente ritenuto sovradimensionato o incongruo, è possibile proporre reclamo o fare appello, a seconda della fase processuale in cui ci si trova".

E ha concluso:

La legge ha inoltre istituito figure di garanzia preposte alla tutela degli interessi dei minori, sia nel procedimento che nell’esercizio delle funzioni tutorie. Sono del tutto sereno rispetto all’operato dei nostri professionisti coinvolti ed esistono atti in possesso dell’Autorità Giudiziaria che raccontano i dettagli di una vicenda complessa e di tutti gli interventi effettuati, le risorse profuse ed i tentativi esperiti per condurre la vicenda alla migliore soluzione. Il Comune di Napoli ed i Servizi Sociali non si sono mai sottratti ai loro compiti istituzionali e ad un’interlocuzione nella cornice della legalità e a reale tutela dell’interesse del minore. Esprimo  pertanto piena solidarietà e vicinanza dell’Amministrazione al nostro Servizio Sociale, sicuro che abbia agito nel pieno rispetto non solo della Legge, ma anche dei principi deontologici e professionali”.

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