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“Sua figlia è in carcere” e si fanno dare 15mila euro dall’anziana: ai domiciliari due truffatori

I carabinieri di Sorrento hanno arrestato due persone, accusate di avere truffato una 87enne nel luglio scorso facendosi consegnare soldi e contanti che a dir loro sarebbero serviti per far uscire la figlia dal carcere.
A cura di Nico Falco
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Avrebbero raggirato un'anziana di Sorrento (Napoli), dicendole che la figlia era stata arrestata e che, per farla uscire dal carcere, avrebbe dovuto consegnare soldi e oggetti preziosi, e con il classico copione si sarebbero infilati nelle tasche un bottino da 15mila euro. Con questa accusa sono finite ai domiciliari due persone, gravemente indiziate per truffa con l'aggravante dell'età avanzata della vittima e di avere causato un danno patrimoniale di rilevante gravità.

I fatti risalgono allo scorso 13 luglio, quando una donna di Sorrento era stata contattata telefonicamente da uno sconosciuto che, qualificandosi come appartenente alle forze dell'ordine, le aveva detto che la figlia si era resa responsabile di un incidente stradale con feriti e che, per questo motivo, era in carcere; per salvarla, aveva proseguito l'uomo, l'anziana avrebbe dovuto consegnare soldi e tutti gli oggetti di valore che aveva ad un avvocato che sarebbe passato di lì a poco a casa sua. Successivamente un'altra persona era andata a casa della 87enne e, presentandosi appunto come avvocato, si era fatta consegnare 250 euro in contanti e numerosi monili in oro.

I due indagati sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della Stazione di Sorrento, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata. Le indagini, svolte anche mediante l'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e attraverso attività investigative mirate, hanno portato all'identificazione dei due indagati come responsabili della truffa.

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