Su TikTok la foto del baby boss scattata in carcere. E arrivano gli sfottò: “Ti picchiano tutti i giorni”
In piedi, in controluce davanti a quella che sembra la finestra di un carcere, in sovrimpressione la scritta: «Finché non si muore, ridi». Eccolo qui, Emmanuele Marigliano, 26enne del quartiere Mercato, detto «‘o nano», dallo scorso 20 dicembre detenuto con un'accusa pesante: per gli inquirenti è il baby boss di un manipolo di giovanissimi intenzionati a "guadagnare terreno" nell'area delle Case Nuove a suon di stese a discapito di un altro gruppo, anche quello inquadrato nel clan Contini, e che farebbe invece capo a Nicola Rullo, alias «‘o ‘nfamone» finito in manette due giorni dopo.
La foto del baby boss delle Case Nuove dal carcere
La fotografia è stata pubblicata (e poi cancellata) su un profilo Facebook che porta il nome di Marigliano, anche se non è ovviamente possibile essere certi che dietro ci sia realmente il 26enne. Fatto sta che dal 20 dicembre, giorno in cui è stato arrestato, sono stati pubblicati almeno sette post. Tra i primi a comparire, proprio il 20 dicembre, quello della foto in cui il ragazzo è seduto in un'automobile che potrebbe essere quella della Polizia. I commenti si dividono: "Tutto passa", "Il Nano ritorna", "tutti vorrebbero essere come te ma non possono".
Commenti dello stesso tenore sono comparsi anche sotto i post successivi: tra chi lo supporta e chi, al contrario, lo insulta, c'è anche chi allude, più o meno esplicitamente, a delle aggressioni che il ragazzo avrebbe subìto in carcere. E che sarebbero riconducibili proprio alla rivalità con il boss dei Contini: deve sperare, gli dice un utente, di essere trasferito in un carcere dove non ci sono amici di Rullo.
I commenti sullo scontro con Rullo ‘o Nfamone
Ma nemmeno Marigliano (o, per meglio dire, chi gestisce il profilo) sembra sottrarsi a questa schermaglia di botta e risposta. Obiettivo numero uno, mostrare che il carcere non diminuisce il potere. E così via alla sequela di foto sorridenti, compresa quella con le sbarre alle spalle, gli scatti con gli amici, il volto sempre sorridente. Ma non è questo l'unico messaggio che, nonostante la detenzione, si vuole mandare all'esterno.
Tra le foto in posa da gangster, nelle quali si vedono bene le lettere tatuate F e M, che stanno per "Famiglia Marigliano", e la musica da rapper americano in sottofondo, risalta un post decisamente più napoletano: il ragazzo e un altro giovanissimo, entrambi sorridenti, che mostrano all'obiettivo una banana e la scritta «Magnate ‘o cazz», ovvero «mangiati il cazzo», locuzione ben più colorita del classico «mangiati il fegato» ma dal significato simile. Data di pubblicazione? il 22 dicembre, giorno in cui è stato arrestato Nicola Rullo.