Stupri di Caivano, scarcerato uno dei 2 maggiorenni indagati: va ai domiciliari in Veneto
Va agli arresti domiciliari uno dei due ragazzi maggiorenni indagati per gli abusi sessuali commessi ai danni di due cuginette di 10 e 12 anni nel Parco Verde di Caivano. Il giovane, che ha 19 anni, uscirà dal carcere per andare ai domiciliari, con braccialetto elettronico, in Veneto. Il ragazzo è indagato assieme ad un altro maggiorenne di 18 anni e a 7 minori.
La decisione del Gip di Napoli Nord
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord ha disposto gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, accogliendo l'istanza di sostituzione della misura cautelare avanzata dalla difesa del 19enne, difeso dall'avvocato Giovanni Cantelli. Secondo il Gip, gli abusi ripetuti ai danni delle due bimbe "si sono innestati in un contesto territoriale di profonda incuria e abbandono e sono stati agevolati dal senso di appartenenza al gruppo criminale dei suoi membri, quasi tutti minorenni o poco più che maggiorenni (logica del branco)".
La Procura aveva chiesto che restasse in carcere
Motivo per il quale, l'allontanamento del 19enne da Caivano, per andare a vivere in Veneto, "appare elemento piuttosto rassicurante in ordine alla rescissione dei legami con il predetto contesto, inducendo a confidare in un'adeguata capacità auto-contenitiva". Secondo i legali del 19enne, il giovane sarebbe "in precarie condizioni di salute psico-fisiche", e affetto da "ritardo mentale di grado medio con difficoltà di apprendimento". Stato "che si sarebbe aggravato durante la detenzione", al quale si sarebbe aggiunto anche "uno stato depressivo". Per la Procura di Napoli Nord, invece, il ragazzo sarebbe dovuto restare in carcere per via di "una personalità altamente violenta e trasgressiva", e per un suo "ruolo da protagonista nella vicenda delittuosa".