Stupri di Caivano, niente carcere per uno dei 14enni indagati: resterà in comunità
Resterà in comunità il 14enne che nelle scorse settimane era stato scarcerato dal gip del Tribunale per i Minorenni; il ragazzo è uno dei 9 indagati per gli stupri sulle due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano (Napoli). Per il giovane, difeso dall'avvocato Pietro Rossi, era stato in prima battuta disposto il carcere, ma successivamente il gip aveva optato per la comunità, decisione basata anche sul fatto che il ragazzo era uno dei pochi del gruppo a frequentare la scuola.
Riesame conferma scarcerazione del 14enne
Il 14enne non è accusato di avere partecipato attivamente agli atti sessuali, ma anche per lui si configurano le accuse di stupro in quanto, ragionamento adottato dagli inquirenti anche per gli altri indagati in posizioni simili, anche la loro stessa presenza aveva favorito l'assoggettamento delle vittime e permesso le violenze.
Dopo la decisione del gip la Procura per i Minorenni si era espressa contro la scarcerazione e aveva presentato una istanza al Riesame per chiedere la revoca del provvedimento e, di conseguenza, il ripristino della misura cautelare precedente. Oggi i giudici hanno invece confermato la decisione del gip, che era stata basata anche sul fatto che il 14enne, difeso dall'avvocato Pietro Rossi, era uno dei pochi del gruppo che frequentava la scuola: niente carcere, ma detenzione in comunità di accoglienza.
Cuginette stuprate: 9 indagati, 7 sono minorenni
Complessivamente i giovani ritenuti coinvolti negli stupri sono 9, tra cui due minorenni; per tutti era stato disposto il carcere (tra quello ordinario e il Minorile), ad eccezione di un altro 14enne che era stato collocato in comunità dall'inizio.