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Stuprata davanti al fidanzato ad Afragola: minorenne in comunità, il 18enne in Ipm

Rapina con stupro a coppietta ad Afragola (Napoli): ipm per il neomaggiorenne, disposto trasferimento in comunità per complice ancora minorenne.
A cura di Nico Falco
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Uno in ipm, l'altro in comunità: è l'esito dell'udienza di convalida del fermo per i due giovanissimi accusati di avere rapinato una coppietta agli inizi di gennaio e di avere stuprato lei mentre minacciavano lui con una pistola. Gli indagati sono comparsi questa mattina davanti al gip (assistiti dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Vincenzo Paglionico), il provvedimento di fermo non è stato convalidato ma sono state emesse le misure cautelari; il carcere minorile è stato disposto per il giovane accusato di essersi reso materialmente responsabile della violenza sessuale. I due, nel corso dell'udienza, hanno confermato le dichiarazioni già rese nei giorni scorsi agli inquirenti, ammettendo le proprie responsabilità.

I criminali traditi dalla scheda sim

Una svolta alle indagini è arrivata proprio grazie al telefono cellulare che era stato rapinato al ragazzo. Esaminando i dati telefonici, infatti, gli investigatori hanno scoperto che era stato utilizzato con una scheda sim riconducibile ad un altro minorenne. Hanno rintracciato il ragazzo e sul suo cellulare hanno trovato delle sue foto insieme ad uno scooter compatibile con quello usato dai criminali. Da lì, la confessione: il giovane ha raccontato chi gli aveva dato il telefono e di chi era quello scooter (che poi si è scoperto essere provento di un furto). E ha aggiunto: quando gli avevano dato il cellulare, gli avevano detto di averlo rapinato ad un ragazzo e di avere stuprato la fidanzata minacciando lui con la pistola.

La rapina con violenza sessuale ad Afragola

La rapina risale alla notte del 4 gennaio. Le due vittime erano ad Afragola quando sono state affiancate dallo scooter con a bordo due giovani. Uno di loro si è fatto consegnare il telefonino e i soldi, poche decine di euro, poi ha costretto il ragazzo ad aprire anche il cofano, alla ricerca di altri oggetti di valore. È quindi tornato nell'automobile e, minacciandolo con la pistola puntata alla nuca, ha obbligato la ragazza ad avere un rapporto orale con lui mentre l'altro è rimasto sullo scooter. Durante lo stupro, hanno raccontato le vittime, i due offendevano la ragazza per poi prendersi gioco di entrambi prima di andare via. Nel corso delle indagini è stata acquisita anche la registrazione di una colonnina Sos, audio compreso, che si trova nelle vicinanze.

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