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Studentessa trascinata da auto al Vomero, il padre: “Mia figlia poteva morire. Chi ha visto parli”

A Fanpage.it l’appello del padre della 22enne ferita davanti alla funicolare di piazza Fuga, a Napoli. Le telecamere non avrebbero letto la targa del veicolo.
A cura di Nico Falco
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"Mia figlia quel giorno era uscita a festeggiare con le amiche e si è ritrovata al Pronto Soccorso con una doppia frattura scomposta. Non è possibile vivere così. Chi sa qualcosa si faccia avanti, parli con le forze dell'ordine". Voce pacata, ma trattiene la rabbia a stento Luca, che a Fanpage.it ripercorre quello che è accaduto alla figlia, la studentessa di 22 anni che la sera del 29 settembre, era un venerdì, è stata trascinata da un suv in via Renato Lordi, la strada che costeggia la stazione della funicolare centrale e si immette in piazza Fuga, al Vomero.

Dieci giorni di indagini ma quella targa ancora non è venuta fuori: le telecamere dei dintorni di piazza Fuga non l'hanno registrata. Resta la possibilità che sia rimasta impressa nei video di qualche impianto di videosorveglianza privata, gli agenti della Locale stanno verificando anche quelli. Eppure, come aveva raccontato la ragazza, e come viene illustrato nella querela sporta tramite l'avvocato Antonio Gallinaro, tutto era cominciato come uno scherzo, di quelli che si vedono in diversi video su TikTok: liquido, presumibilmente acqua, spruzzato sui passanti da un'auto che poi va via. Uno scherzo che quei tre ragazzi, tutti dall'apparente età di circa 20 anni, potrebbero aver fatto anche ad altre persone, magari proprio quella stessa sera.

Pochi minuti dopo la 22enne aveva riconosciuto l'automobile e si era avvicinata per chiedere spiegazioni. Soprattutto per chiedere che cosa fosse quel liquido e perché lo avessero fatto. Mentre era appoggiata al finestrino e parlava con uno dei tre ragazzi a bordo, però, il conducente ha spinto sull'acceleratore. E lei è rimasta attaccata al veicolo, impigliata o forse addirittura trattenuta, e trascinata per una decina di metri. Incidente o volontarietà, questo lo stabiliranno le indagini. Ma resta quest'altro aspetto, che Luca sottolinea:

Quando mia figlia è caduta a terra l'automobile si è fermata poco più avanti. Si sono accorti che era rimasta ferita, hanno visto l'amica che la raggiungeva urlando. Ma sono subito ripartiti. Non si sono sincerati delle sue condizioni, non hanno chiamato un'ambulanza. Sono scappati.

La ragazza è stata sottoposta ad un intervento chirurgico ieri mattina, l'operazione è riuscita ma dovrà sottoporsi ad una lunga riabilitazione. Prosegue il padre:

Mia figlia ha dovuto interrompere l'università, che frequenta con voti eccellenti, è al terzo anno di Psicologia. Quel giorno aveva dato un esame, trenta e lode. Ora dovrà fare riabilitazione, sarà un percorso lungo. Abbiamo saputo che il numero di targa di quel suv non è stato letto dalle telecamere, ma che si vede che si tratta di un Volkswagen nero. Chiediamo a chiunque abbia visto qualcosa di contattare la Polizia Municipale o i Carabinieri, qualsiasi particolare potrebbe essere prezioso. Per un senso di giustizia nei confronti di mia figlia ma anche per chi potrebbe trovarsi un domani al suo posto. Per far sì che non succeda più.

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