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Strappati gli striscioni anti-Gomorra al Rione dei Fiori di Secondigliano

Rimossi gli striscioni dal campo di calcio riqualificato a maggio 2024 nel Rione dei Fiori di Secondigliano: strappato quello che recita “Un calcio a Gomorra”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Strappati gli striscioni anti-Gomorra al Rione dei Fiori di Secondigliano, all'interno del campetto di calcio riqualificato nel maggio 2024: lo ha denunciato il presidente di Larsec, Vincenzo Strino, attivo da oltre dieci anni nel quartiere nord di Napoli. L'episodio, avvenuto già qualche giorno fa, è stato reso noto sui social di recente. Come spiegato dallo stesso Strino, contattato da Fanpage.it per commentare la vicenda, tutto nasce da un'ordinanza che prevede la rimozione di striscioni di natura pubblicitaria, in questo caso su un campo di calcio riqualificato grazie ad una raccolta fondi.

"Ci hanno chiamato per dirci di rimuoverli", ha spiegato a Fanpage.it, "ma appena due ore dopo, li abbiamo trovati già a terra. E tra questi, anche quello con la scritta "Un calcio a Gomorra", che era stato anche strappato". Spiega ancora Strino: "Gli unici striscioni effettivamente di natura pubblicitaria erano quelli della società che ha eseguito i lavori, e i cui striscioni erano già presenti al momento dell'inaugurazione e che, secondo la delibera che ha permesso la riqualificazione, avrebbe potuto affiggere una targa perenne sul campo. In pratica: gli striscioni rimovibili in pochi attimi non vanno bene, una targa a perenne memoria della riqualificazione invece sì".

Ma la polemica nasce dalla rimozione avvenuta nel giro di due ore dalla telefonata ricevuta: "E soprattutto, perché strappare proprio quello striscione che, nell'ex fortino del clan di camorra, aveva una valenza fortemente significativa?", aggiunge ancora Strino. Lo striscione "Un Calcio a Gomorra" è stato poi portato via dai ragazzi dell'associazione, in attesa di capire se potrà essere ricollocato al suo posto senza ulteriori problemi od obblighi di rimozione.

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