Strage di lavoratori a Suviana, anche Vincenzo Garzillo è morto. Dolore a Pianura, dove vive la famiglia
La notizia che tutti scacciavano via, affidandosi ad un filo di speranza sempre più sottile ora dopo ora, è purtroppo arrivata. A Suviana, in Emilia-Romagna, lì dove l'esplosione di una centrale idroelettrica in località Bargi ha fatto una strage di lavoratori, è stato trovato l'ultimo dei dispersi. Ed è Vincenzo Garzillo, napoletano, 68 anni, ex dipendente Enel, da un anno e mezzo in pensione dopo 46 anni, esperto conoscitore degli impianti idroelettrici.
Garzillo, lavorava in Enel nella Centrale di Presenzano (Caserta) e si occupava in particolare della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche. Compito che da un anno svolgeva per la Lab Engineering, ditta di Ortona (Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e tecnologie innovative. Nella sua qualità di esperto era stato mandato in Emilia-Romagna per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.
Choc a Pianura, dove la famiglia di Vincenzo Garzillo vive. La moglie Patrizia Buonomo e la figlia dell'uomo, Fara, sono rimasti in casa, chiusi nella loro disperazione, mentre il fratello della giovane, Mario, si era recato a Suviana per seguire da vicino le fasi di ricerca. Già da ieri tanti i messaggi di vicinanza arrivati nei commenti da amici e conoscenti in un momento difficilissimo per la famiglia napoletana. Fara aveva spiegato a Fanpage.it: «Mio padre è un gran lavoratore, era andato lì per lavorare. È stato richiamato per la sua grande esperienza». Nei prossimi giorni si avranno notizie sui funerali di Garzillo.
È dunque di sette morti il tragico bilancio dell'esplosione alla centrale di Suviana a Bargi sull'Appennino bolognese. Gli altri sei lavoratori, due ritrovati ieri e gli altri tre il giorno dell'esplosione, martedì 9, sono: Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), 45 anni, e Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), di 73 anni. Ieri sono stati trovati anche i corpi di Adriano Scandellari, 57 anni, di Padova, Paolo Casiraghi, 59enne di Milano, e Alessandro D'Andrea, 37enne originario di Forcoli (Pisa).