Stop agli interventi di Protezione Civile di notte a Napoli: mancano gli autisti
Stop agli interventi della Protezione Civile di notte a Napoli: mancano gli autisti. Il 31 gennaio, infatti, sono scattati nuovi pensionamenti. In organico sono rimasti solo 2 autisti che fanno il turno h12 e altri 2 impiegati sul turno h24. Non bastano. “Così resteranno scoperti i turni di guardia notturni per due giorni alla settimana, nelle notti tra la domenica e il lunedì e tra il lunedì e il martedì, per tutto il mese di febbraio”.
Rischio stop interventi di emergenza
A denunciarlo è il sindacato Csa del Comune di Napoli: “Il servizio in questo modo non sarà garantito per due notti, una situazione che rischia di ripetersi anche in caso di malattia, infortunio e ferie dei pochi autisti rimasti. La conseguenza sarà che i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale non avranno risposta alle richieste di intervento in vari giorni e notti”. La Protezione Civile svolge una funzione essenziale per la città, in quanto ha competenze per crolli, allagamenti, dissesti e calamità. Sono tantissimi gli interventi che esegue ogni giorno, che aumentano nelle giornate di maltempo e allerta meteo.
Il Csa: "Personale ridotto all'osso"
“È una situazione – sottolinea il sindacato Csa – che avevamo previsto e segnalato da molto tempo. Ad oggi resterà scoperto il turno di guardia della protezione civile per carenza di personale autista/conducente nelle notti tra la domenica e il lunedì e tra il lunedì e il martedì per tutto il mese di febbraio. Questo mese, gli autisti ultra 60enni solo per spirito di collaborazione svolgeranno il servizio di notte per 10 notti al mese, fermo restando che non è assolutamente possibile chiedere sacrifici sempre allo stesso personale. Infatti, il 31 gennaio 2023 vi sono stati altri pensionamenti: sono rimasti in organico solo 2 autisti h12 e 2 autisti h24″.
Di conseguenza, un solo tecnico per turno potrà recarsi sui luoghi per intervenire (escluso quanto già detto per le notti tra la domenica ed il lunedì è tra il lunedì ed il martedì), anche gli interventi richiesti avranno tempi di attesa sempre più lunghi. Non si può permettere di sfruttare il personale fino a questo punto senza prevedere, nonostante due interpelli, di rafforzarlo”. Il Csa ha chiesto “un sollecito riscontro rispetto agli interpelli eseguiti, in attesa di un investimento in termini di risorse in previsione della nuova immissione di personale. Diversamente chiediamo quale sia il progetto previsto per la protezione civile della terza città d’Italia”.