Napoli, stop al Lago dei Cigni al Teatro Bellini: gli ucraini non possono interpretare il balletto di Ciajkovskij
Salta ufficialmente anche al Teatro Bellini di Napoli il balletto Lago dei Cigni di Pëtr Il'ič Ciajkovskij previsto per il 25 aprile, giorno della Liberazione : al suo posto andrà in scena La Giselle. A portarla in scena, saranno gli interpreti della Compagnia di Balletto Classico dell’Ucraina, composta dai grandi nomi provenienti dall'Opera Nazionale Ucraina, l’Opera di Odessa e il Teatro d’opera e balletto di Kharkiv.
Perché salta Il Lago dei Cigni? Il ministero d'Ucraina per la Cultura ha chiesto ai ballerini a non portare in scena le opere del grande artista russo Tchaikovsky. E i ballerini, loro malgrado, hanno ceduto, chiedendo di poter rappresentare La Giselle ed evitare l'imbarazzo di dover sospendere uno spettacolo che, per ironia della sorte, nasce proprio per raccogliere fondi per il Balletto Ucraino stesso. Stessa sorte per le altre opere russe, rappresentate dal corpo di ballo ucraino in tutta Italia.
I ballerini ucraini prendono tuttavia le distanze contro ogni forma di censura verso Ciajkovskij, "che non ha assolutamente colpe per i crimini russi in Ucraina", spiegano i ballerini in una lettera. Ma al contempo, "la tensione è comprensibile" vista la situazione nel loro paese. E così, onde evitare pericolose ripercussioni o peggio ancora il licenziamento dal corpo di ballo, hanno preferito puntare sulla Giselle.
Anche perché, spiegano, è già accaduto di vedere ballerine russe che invece, proprio sulle note de "Il lago dei cigni", hanno formato la Z e la V, i simboli delle armate russe e cecene, per mostrare il proprio sostegno alla guerra. E dunque, diversamente da quanto accaduto al Teatro San Carlo dove invece ballerini russi e ucraini avevano deciso di esibirsi assieme, stavolta il balletto sulle note di Tchaikovsky non avverrà.