Stesa a Ponticelli dopo il blitz anticamorra: 11 bossoli rinvenuti nel rione De Gasperi

Un atto intimidatorio verso un clan rivale, ma anche un messaggio per dimostrare che il gruppo criminale è ancora attivo. Sono diverse le chiavi di lettura al momento al vaglio degli investigatori per la stesa che c'è stata ieri sera in via Angelo Camillo De Meis, a Ponticelli, periferia est di Napoli, pochi giorni dopo il blitz che ha portato in manette una sessantina di persone ritenute legate alla malavita organizzata locale.
L'allarme dal Rione de Gasperi intorno alle 22, quando alla centrale operativa della Questura di Napoli è arrivata la segnalazione di colpi d'arma da fuoco esplosi in strada; sul posto, alle spalle dell'Ospedale del Mare, gli agenti del commissariato di Ponticelli hanno rinvenuto 11 bossoli calibro 9×21. Non risultano feriti né danni agli edifici, sembra quindi verosimile che si sia trattato di una stesa, di colpi esplosi verso l'alto senza un obiettivo preciso ma per inviare un messaggio. Accertamenti sono in corso per verificare se nelle immediate vicinanze risiedono personaggi legati ai clan.
Blitz anticamorra a Ponticelli, oltre 60 arresti
All'alba dello scorso 28 novembre, meno di tre giorni fa, carabinieri e polizia hanno preso d'assedio Napoli Est per l'esecuzione di misure cautelari a carico di una sessantina di indagati, appartenenti ai clan Minichini-Schisa, ai De Luca Bossa e alle altre organizzazioni criminali attive sul territorio; alcuni degli arresti sono stati eseguiti anche nel centro storico di Napoli (Porta Nolana e piazza Mercato), nel comune di Massa di Somma e a Marigliano, aree dove erano presenti ramificazioni dei clan. Si è trattato della più imponente operazione anticamorra del post pandemia.