Stellantis annuncia 1.087 esuberi: 360 sono lavoratori di Pomigliano d’Arco
Mazzata per i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco: l'azienda ha annunciato infatti 1.087 esuberi a livello nazionale di cui 360 per lo stabilimento di Pomigliano d'Arco. Ne hanno dato notizia, con una nota congiunta, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Cgil Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile Settore Automotive dei metalmeccanici della Cgil Napoli.
"Se a questi (360 lavoratori di Pomigliano, ndr) si sommano i 5 di FCA Security, i 5 del CRF, i 5 di FCA Item, i 39 degli Enti Centrali e i 10 dei commerciali di Pomigliano e Napoli, gli addetti totali interessati all’esodo incentivato salgono a 424 addetti". Gli altri lavoratori coinvolti sono quelli degli stabilimenti di Melfi, Termoli, Cento e Verrone. Per Cristiani e Di Costanzo, "è chiaro che la silenziosa riduzione dell’organico attraverso il ricorso alle uscite incentivate è la risposta di Stellantis alla mancanza di nuovi modelli".
I sindacalisti sono così tornati a chiedere in maniera urgente che "il governo convochi l’amministratore delegato, Carlos Tavares, affinché ottenga precise garanzie rispetto alla centralità e alla strategicità degli stabilimenti nostrani, perché, ad oggi, l’unico dato certo in possesso del sindacato e del governo è che il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e gli unici investimenti fatti sono quelli per incentivare i licenziamenti". La Fiom ha pertanto annunciato di aver deciso di non firmare l'accordo, in attesa del tavolo governativo previsto per il prossimo 4 aprile, subito dopo Pasqua. Già nelle scorse settimane si erano pavimentati rischi simili: l'amministratore delegato Tavares aveva infatti parlato di quello di Pomigliano come di un impianto "a rischio". Parole che il sindaco di Pomigliano d'Arco definì "preoccupanti", ma che in qualche modo sembravano rientrate. Fino alle scorse ore.