Statua di Maradona a Napoli, blitz della Digos in Comune: indagine su pressioni Ultras
Blitz della Digos al Comune di Napoli, acquisiti gli atti per la realizzazione della statua di Diego Armando Maradona davanti allo Stadio di Fuorigrotta, intitolato al Pibe De Oro scomparso il 25 novembre scorso. Per realizzare la statua in omaggio al campione argentino, Palazzo San Giacomo ha lanciato una manifestazione di interesse per valutare il progetto migliore, mentre è stato attivato un conto corrente per la raccolta fondi tramite crowdfunding. I fari della Procura sono puntati, in particolare, a fare chiarezza sulla composizione della commissione giudicatrice, composta da 13 giudici che dovranno valutare i progetti. Tra questi, oltre ad esperti di comprovata esperienza e al figlio di Maradona, Diego Junior, figurano anche due componenti vicini al mondo degli ultras azzurri.
Gli inquirenti vogliono capire come si sia giunti a queste designazioni e se ci siano state eventuali pressioni da parte del mondo ultras. Nei prossimi giorni potrebbero essere sentiti come testimoni anche gli assessori Eleonora De Majo (Cultura) e Ciro Borriello (Sport), che hanno seguito l'iniziativa per conto del Comune. Indagine di tipo conoscitivo, senza indagati ad oggi, condotta da un pool di pm composto da Antonello Ardituro, Celeste Carrano, Luciano D’Angelo e Danilo De Simone, che ha già lavorato negli scorsi mesi sulle possibili infiltrazioni ultras nei disordini di Santa Lucia del 22-23 ottobre scorso, con le scene di guerriglia notturna contro l'ipotesi di lockdown ventilata dal Governatore Vincenzo De Luca.
La commissione
L'idea di realizzare una statua in onore di Maradona è partita subito dopo la morte prematura del grande calciatore azzurro. All'inizio di dicembre erano già arrivati in Comune 14 progetti di statue. Per cercare di trovare la soluzione migliore e imparziale, Palazzo San Giacomo decise allora di fare un bando pubblico e nominare una commissione giudicatrice. Il Comune ha spiegato in una nota che la commissione giudicatrice è composta “da autorevoli esponenti cittadini del settore dell’arte e della cultura e da rappresentanti del mondo dello sport”, oltre che dal figlio napoletano di Maradona, Diego Armando junior, ma anche da esponenti “delle tifoserie”. Nella rosa dei giurati figurano il direttore regionale Musei Campania Marta Ragozzino, il soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio Luigi La Rocca, il direttore dell’Accademia di belle arti Renato Lori, i professori Stefano Causa ( Università Suor Orsola Benincasa), Francesca Marone (Università Federico II) e Gaia Salvatori Università della Campania Luigi Vanvitelli), Paolo Jorio, direttore del Museo Filangieri, la giornalista Anna Trieste, l'ex calciatore Giuseppe Bruscolotti, il campione olimpico Patrizio Oliva, l’ultras Gennaro Grosso e l’avvocato dei tifosi Emilio Coppola.