Statua della Libertà col mitra e un carro per i carcerati: polemiche sul Carnevale di Acerra

Una statua della Libertà armata di mitra, un carro con la riproduzione di un carcere con finestre e grate di ferro: un "carro per i carcerati", come è stato ribattezzato, che ha suscitato una valanga di polemiche. La vicenda è accaduta durante il Carnevale di Acerra. Le immagini si sono diffuse rapidamente in Rete a macchia d'olio, causando una serie di reazioni durissime. Il sindaco Tito D'Errico (lista civica) ha spiegato che del carro in questione non sapeva nulla, e che il Comune non è responsabile dell'organizzazione del Carnevale, di cui invece si è occupata una società esterna. Ma le opposizioni, insorgono.
La sezione acerrana di Fratelli d'Italia ha commentato: "Strano che una Statua della Libertà con un mitra in mano e la ricostruzione di una cella con all’interno bambini e ballerine, siano passate inosservate. Il dubbio che poniamo è se l’amministrazione fosse a conoscenza del fatto dando comunque il via libera o se non avesse contezza di ciò che stava accadendo nel territorio che amministra. Fratelli d’Italia ribadisce che la lotta alla criminalità organizzata è un impegno quotidiano che passa anche per eventi del genere, ma a quanto pare i segnali che giungono da viale della Democrazia non sembrano affatto positivi".
"L'indegno carro allegorico sfilato durante il carnevale di Acerra, con la squallida riproduzione di una Statua della Libertà con un mitra anziché con la tradizionale fiaccola", ha scritto in una nota Sergio Rastrelli, senatore di Fratelli d'Italia, "rappresenta quella sottocultura di assuefazione e condiscendenza a richiami criminali che infesta i nostri territori, ed esige una netta e decisa censura. Intendo presentare un'interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell'Interno per comprendere come sia stato possibile che quel carro, accompagnato da musica neomelodica e da figuranti vestiti da detenuti, possa aver attraversato la città senza incontrare opposizioni e come sia stato possibile che un evento ufficialmente finanziato dal Comune abbia potuto includere un elemento tanto controverso senza alcun controllo e supervisione", ha concluso il senatore.
Gli fa eco Severino Nappi, capogruppo della Lega nel consiglio regionale della Campania: "Risulta assai difficile credere che nessuno dal Comune si sia accorto del ‘carro dei carcerati’ che è sfilato ad Acerra", ha fatto sapere in una nota, "Viene da chiedersi: il sindaco e i componenti della maggioranza avevano una benda sugli occhi mentre il carro girava per le strade cittadine o quando hanno assistito alla festa conclusiva del Carnevale? Per giunta, in maggioranza c’è una componente politica della stessa estrazione di chi sulla ‘spettacolarizzazione’ della denuncia di episodi in cui si esaltano illegalità e criminalità ha costruito e continua a costruire il proprio consenso. La legalità e i suoi principi si difendono sempre e comunque, non solo per fini propagandistici, e il primo passo è l’attenzione massima che deve avere una Amministrazione comunale perché non si verifichi questo tipo di inqualificabili fatti".