Statistiche Coronavirus Campania: la curva del contagio Covid-19 aggiornata all’8 ottobre
L'aumento della percentuale dei test positivi, i nuovi focolai e le possibili misure personali per arrestare quanto più possibile, nel privato, la circolazione del coronavirus: questo il report elaborato da un team di fisici campani di cui Fanpage.it ospita periodicamente le analisi statistiche sulla infezione da CoViD-19 in regione. Già nelle settimane di lockdown, i report pubblicati hanno permesso una analisi più attenta sulla situazione regionale: ora, il nuovo lavoro firmato dal team di fisici composto da Clementina Sasso (Inaf, Istituto Nazionale Astrofisica), Maria Rosaria Santovito (Co.Ri.S.T.A., Consorzio di Ricerca su Sistemi di Telesensori Avanzati), Raffaele Liuzzi e Giorgio Punzo (CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche), spiega in maniera più chiara l'andamento dei contagi in Campania di questi giorni, dove i numeri hanno raggiunto valori importanti.
In particolar modo la crescita della percentuale giornaliera di tamponi positivi rispetto al numero di tamponi analizzati, che al momento, sostengono i fisici del team, sembrerebbe essere "il valore giusto per seguire l’andamento del contagio, visto che è indipendente dal numero di tamponi". Valore che negli ultimi giorni è aumentato in maniera vertiginosa. "Dal grafico, si può osservare come l'aumento giornaliero di questa percentuale segua un andamento esponenziale", spiega il team, che sottolinea tuttavia come la crescita dell'infezione sia in qualche modo minore a quello che i semplici numeri evidenzino. "Abbiamo avuto 757 positivi a fronte di 9.925 tamponi analizzati, con una percentuale di test positivi del 7.63%", spiegano, "che è minore di quella avuta tre giorni prima, il 5 ottobre, quando era arrivata a 8.86% con "solo" 431 positivi". Percentuale che permette dunque di dire che "non c'è stata un'impennata dell’infezione, ma che aumentando il numero di tamponi abbiamo “solo” trovato più positivi", spiegano ancora i fisici.
Dati che dunque mostrano un aumento del numero dei contagi ma non ad una velocità così forte come può sembrare guardando semplicemente il numero di nuovi positivi. Del resto, il raffronto più evidente lo si evince dal numero dei ricoverati, al momento di poco sopra le 600 unità e con una per ora adeguata copertura di letti disponibili in ospedale. "Impossibile però prevedere", aggiungono ancora i fisici, "una evoluzione della gravità della malattia nei contagiati da qui ad un mese. Per questo motivo è necessario cercare di limitare quanto più possibile la circolazione del SARS-CoV-2, agendo sia come cittadini che come istituzioni responsabili". Dai rapporti dell'Istituto Superiore della Sanità, infatti, emerge che il virus stia circolando soprattutto nei micro-ambienti familiari, soprattutto durante incontri al chiuso e non protetti. "Come era prevedibile, inoltre, si stanno verificando focolai nelle RSA e nel trasporto pubblico. Sono dunque questi i luoghi in cui prestare la massima attenzione ed a cui dedicare controlli e tempo per cercare soluzioni", aggiungono ancora i fisici campani.