Stadio Maradona, il caro bolletta sull’energia costerà 100mila euro in più: il piano per risparmiare

Il caro bolletta sull'energia rischia di affossare i conti del Comune di Napoli, già alle prese con un disavanzo da 5 miliardi di euro da recuperare. Soltanto per i consumi dell'elettricità e del riscaldamento dello Stadio Maradona di Fuorigrotta il rincaro per il 2022 potrebbe aggirarsi attorno ai 100mila euro. Senza contare che il Comune è proprietario di altri 10 grandi impianti sportivi, tra palestre, campetti e piscine. A questi si aggiungono le spese per le utenze condominiali delle case popolari, come l'illuminazione comune nelle scale dei palazzi Erp, che spetta al Municipio, oltre ai consumi delle sedi dell'amministrazione, da Palazzo San Giacomo, alle Municipalità, dall'Anagrafe di Soccavo all'ufficio Tributi di Corso Lucci, alle stazioni della Polizia Municipale.
I costi dello stadio Maradona
Lo stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, ex San Paolo, è di proprietà del Comune di Napoli, che paga i costi delle utenze. In parte l'impianto è affittato al Calcio Napoli, ma all'interno trovano spazio anche altre 25 associazioni sportive che si occupano di varie discipline. Quanto costa il Maradona ogni anno? Il report degli uffici tecnici comunali dello scorso dicembre 2021 vede una spesa di soli costi elettrici di 152.690,22 euro nel 2019, mentre i riscaldamenti, con la termogestione, sono costati nel 2020 69.130,73 euro. Due voci che con il caro bolletta saliranno. Ci sono poi 211.678 euro di consumi idrici nel 2019, 107.403,85 euro di manutenzione ordinaria, 97.208,99 euro di straordinaria. Mentre il carburante che ha alimentato i gruppi elettrogeni per gli eventi calcistici del 2019 è costato 22.722,20 euro. Ci sono poi altri 165mila euro per i 5 dipendenti che curano l'impianto.
Il Comune poi gestisce direttamente altri 10 grandi impianti sportivi come servizio a domanda individuale, cioè a tariffa: Stadio Ascarelli, Centro Sportivo Nestore, Piscina Scandone, Palabarbuto, Stadio Caduti di Brema, Stadio San Pietro, Polifunzionale di Soccavo, Virgiliano, Palavesuvio Indoor, Paladennerlein. Quest'ultimo è rimasto chiuso in questi anni perché sono in corso i lavori sulla piscina e le palestre. Mentre il Campo di Calcio di via Dietro la Vigna è di competenza della Municipalità VIII. I costi delle utenze in questi casi possono essere anche a carico delle società che li hanno in affitto, a seconda delle convenzioni. "Bisogna assolutamente studiare un piano per frenare il caro bolletta – afferma il consigliere comunale Gennaro Esposito – per evitare il collasso dell'associazionismo sportivo e delle famiglie napoletane".
Il sindaco: “Intervenga il Governo Draghi”
I rincari sui consumi energetici dei grandi impianti sportivi e degli edifici pubblici rischiano di affondare il bilancio del Comune. Da qui, l'appello del sindaco Gaetano Manfredi al Governo Draghi: “È chiaro che il tema del caro bollette colpisce in primo luogo le famiglie e le imprese, ma anche le amministrazioni sono in difficoltà e come Anci facciamo affidamento su intervento del Governo che ci possa aiutare e ristorare almeno in parte gli oneri maggiori che altrimenti ricadrebbero sui cittadini. Ho molto apprezzato le parole del presidente Draghi che ha annunciato degli interventi per le famiglie e per le imprese che sono in grande difficoltà e questo significa anche problemi di lavoro e di crescita economica”.
“Anche le amministrazioni – conclude Manfredi – sono in difficoltà e noi abbiamo già dovuto fare un intervento per il costo dell'energia elettrica del 2021 che è stato nettamente superiore a quanto preventivato e saremo costretti a farlo anche per il 2022 in maniera significativa perché si tratta di oneri molto grandi. Per un Comune in difficoltà economica come il nostro, per quello che abbiamo ereditato, è un sacrificio molto importante e significa sottrarre risorse ad altre attività essenziali”.
Contro il caro bolletta oggi il Maschio Angioino al buio per protesta
Il Comune di Napoli per adesso ha deciso di intraprendere un'azione simbolica, aderendo alla protesta dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni, di spegnere le luci nei monumenti pubblici. Il Comune di Napoli, per aderire all'iniziativa indetta da Anci in relazione al caro-bolletta, oggi giovedì 10 febbraio spegnerà le luci del Maschio Angioino alle ore 19 per 30 minuti. L’Anci nazionale ha stimato per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
“Per questo – afferma il presidente di Anci Campania Carlo Marino – molti sindaci in Campania e in tutta Italia giovedì 10 febbraio spegneranno le luci ad un edificio o a un luogo rappresentativo del proprio Comune, mostrando quella che a breve potrebbe essere la normalità. Nelle prossime ore chiederemo anche un tavolo di confronto con la Regione per un tavolo di confronto sul caro bollette”.
