Stadio Collana, la Regione Campania presenta il nuovo progetto da 40 milioni di euro
Lo Stadio Arturo Collana si prepara ad una profonda ristrutturazione. La Regione Campania ha presentato presso la Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia il nuovo progetto da 40 milioni di euro per ristrutturare lo storico stadio vomerese. In attesa del verdetto finale da parte del Consiglio di Stato sulla vicenda del rapporto con l’attuale concessionario, la Regione dunque si prepara già alla maxi ristrutturazione dell'impianto, che dovrà restituire alla città l'impianto che, inaugurato nel 1929, ha da allora ospitato le maggiori squadre cittadine, compreso lo stesso Napoli Calcio che, con la distruzione durante la guerra dello Stadio Partenopeo del Rione Luzzatti e la costruzione in corso dell'odierno Stadio Maradona, vi giocò tra il 1944 ed il 1959, prima del trasferimento definitivo a Fuorigrotta.
Il nuovo progetto prevede la copertura totale delle tribune dello stadio, sia dal lato di via Acitillo (dove è prevista la demolizione e la ricostruzione), sia dal lato di piazza Quattro Giornate. E non solo: dieci nuove palestre, un campo da basket, una pista di pattinaggio, piscina coperta e parcheggi interrati per 222 posti auto. Inoltre, oltre al campo da calcio e la pista di atletica leggera, verrà installata una nuova illuminazione a LED posta sulle tribune. Costo totale: 40 milioni di euro per la riqualificazione totale dell'impianto. Le attività sportive attualmente in corso seguirà "un apposito programma operativo di interventi che seguiranno la suddivisione in blocchi funzionali del complesso stesso in modo da consentire le attività senza soluzione di continuità", ha spiegato l'ingegnere Flavio De Martino, direttore generale dell’ARUS. Gli interventi saranno svolti "a blocchi", per garantire la massima disponibilità dell'impianto durante i lavori.
"Il Collana è un impianto storico della città di Napoli, al quale siamo legati tutti quanti per tante ragioni", ha spiegato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, "è un punto chiave non solo per il rilancio dell'attività sportiva, per le famiglie e le società, ma anche per il quartiere Vomero. L’attività sportiva è, oggi, uno dei principali canali che abbiamo per salvare un’intera generazione perché il livello di sofferenza psicologica che registriamo tra i giovani è sconvolgente. Per queste ragioni abbiamo fatto il massimo sforzo possibile, 40 milioni di euro, nonostante dal governo nazionale continuino a tenere bloccati i fondi Sviluppo e Coesione da più di un anno. Fondi che sarebbero, appunto, destinati anche all’impiantistica sportiva", ha concluso De Luca.