Squali morti ritrovati in spiaggia a Torre del Greco: svelato il motivo del decesso
Svelato il mistero della morte dei due squali volpe ritrovati spiaggiati sulla costa di Torre del Greco, in provincia di Napoli, la scorsa settimana. Stamattina si è svolta l’autopsia, condotta presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) dal Dipartimento di Sanità Animale, U.O.S. di Ittiopatologia, che ha rivelato il motivo della morte.
A quanto apprende Fanpage.it, i due squali "sono stati ritrovati con la coda legata a una cima e vincolati a un corpo galleggiante, vittime della stessa causa di morte. L’esame autoptico ha evidenziato una lesione compenetrante associata a un processo emorragico nell'area del cavo orale, compatibile con l’infissione di un amo da pesca".
La femmina era gravida
La femmina è risultata gravida di quattro cuccioli. Si ipotizza che gli animali siano rimasti vittime del "palangaro", uno strumento di pesca costituito da una lunga lenza con numerosi braccioli armati di ami; tale attrezzo, seppur consentito, risulta purtroppo non selettivo. All’autopsia era presente anche la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Dipartimento Ecologia Marina Integrata (EMI) che ha prelevato campioni per ulteriori ricerche sulla specie. "La tutela di questi magnifici animali protetti, spesso oggetto di cattura per frodi commerciali, richiede un maggiore impegno da parte della collettività, per evitare il ripetersi di simili episodi".
L’IZSM "è già al lavoro per potenziare la sorveglianza epidemiologica, migliorare la diagnostica di laboratorio e rafforzare le misure di prevenzione nei confronti di questa malattia, che rappresenta una sfida importante per la salute pubblica globale. Siamo in costante contatto con gli istituti scientifici e i laboratori di ricerca di tutto il mondo per condividere conoscenze e sviluppare, eventualmente, strategie efficaci di contenimento. La situazione richiede prudenza, ma anche tempestività nelle azioni. L’invito alla popolazione e di non allarmarsi, di fare attenzione se si viaggia in zone endemiche, seguire le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie e non sottovalutare l’importanza della prevenzione. Come Istituto continueremo a fornire supporto tecnico-scientifico e a divulgare informazioni aggiornate per contribuire a tutelare la salute di tutti."
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ancora di più in questo periodo estivo, ha aumentato la sua operatività per garantire la sicurezza alimentare e la prevenzione alle zoonosi con una stretta collaborazione con strutture trasversali quali gli Osservatori Epidemiologici Umano e Veterinario, i Dipartimenti di Prevenzione delle AASSLL e gli Ospedali, come previsto dalla One Health mission. Alla luce di queste ultime notizie, il dialogo costante tra medicina veterinaria e quella umana, assume sempre di più un’importanza fondamentale per combattere le nuove sfide e minacce globali.