Sposi scomparsi per 5 giorni: erano stati a Milano. Familiari rischiano denuncia
Cinque giorni di vuoto, nei quali i due neo sposi di Cesa, nel Casertano, avevano lasciato i due figli coi nonni ed erano spariti senza dire nulla a nessuno. Cinque giorni in cui, hanno spiegato quando si sono rifatti vivi, erano "andati a fare un viaggio". A Milano, hanno scoperto gli inquirenti. La Procura di Napoli Nord, però, vuole vederci chiaro su questo viaggio, anche se a quanto pare si è trattato di un allontanamento volontario: le indagini proseguono, affidate ai carabinieri, che stanno ricostruendo i loro spostamenti per capire cosa ci sia dietro quella "fuga" improvvisa che aveva messo in allarme le loro stesse famiglie e le aveva portate a sporgere denuncia.
Gli sposi di Cesa scomparsi e poi tornati a casa
Questa storia comincia il 29 ottobre, quando i due giovani lasciano i due figli piccoli dai nonni paterni. Uno ha sette anni, è figlio della donna, avuto da un precedente matrimonio, mentre l'altro, di entrambi, ha solo pochi mesi. Da quel momento, il vuoto. I telefono squillano a vuoto, i due sono scomparsi. E loro non si fanno sentire. Parte la denuncia, seguono i giorni di vuoto nei quali si susseguono ipotesi di ogni tipo. Anche le più terribili. Fino a ieri, domenica 3 novembre, quando i due, tranquillamente, si presentano a casa. I primi a intervenire sono i carabinieri di Aversa, e a loro la coppia candidamente spiega di essere andata a fare un viaggio. L'indagine, però, passa ai militari di Frattamaggiore, la cittadina del Napoletano dove è stata sporta denuncia.
Le telecamere: sono andati a Milano
Gli accertamenti mostrano che marito e moglie, che erano diventati tali soltanto il 25 ottobre, appena quattro giorni prima della scomparsa, da Frattamaggiore sono andati a Napoli con un treno regionale e, nella stazione di piazza Garibaldi, hanno preso un treno ad alta velocità per Milano, dove sono arrivati alle 22.10. In una nota, il procuratore della Repubblica di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone spiega che "dalle immagini analizzate è emerso che i coniugi, durante l'attesa del treno, assumevano un atteggiamento sereno". La Procura sottolinea, inoltre, che i due hanno riferito "di essersi allontanati volontariamente, senza fornire ulteriori dettagli" e che le indagini proseguiranno "al fine di accertare eventuali responsabilità".
I familiari rischiano la denuncia
Al momento quello che è effettivamente accaduto non è ancora chiaro. Dopo la ricomparsa i familiari non hanno fornito alcun contributo all'accertamento dei fatti e per loro potrebbe prospettarsi l'accusa di procurato allarme, vista la denuncia e gli appelli pubblici che avevano messo in moto la macchina delle ricerche creando un clima di preoccupazione intorno alla vicenda. Valutazioni sarebbero in corso anche da parte dei servizi sociali del Comune di Cesa, che si erano messi in moto a seguito delle segnalazioni della Procura e del sindaco Enzo Guida.