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Elezioni politiche 2022

Prima grana per Speranza candidato a Napoli: Articolo Uno gli chiede di dissociarsi dai metodi di De Luca

Articolo Uno scrive a Roberto Speranza, candidato capolista a Napoli: in Campania mortificati dal partito, prendi le distanze da De Luca.
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Roberto Speranza non avrà una campagna elettorale facile: catapultato a Napoli, in un collegio Pd potenzialmente "sicuro", per il ministro della Salute già si profila la prima grana.

In una lettera aperta inviata da alcuni dirigenti campani di Articolo Uno al loro segretario nazionale-candidato, emergono una serie di questioni che riguardano anche il presidente della Regione Campania e potente esponente del Pd locale, Vincenzo De Luca: «Caro segretario, con sofferenza siamo costretti a rilevare che le scelte poste in essere dal partito hanno mortificato la lotta politica che abbiamo fatto insieme in questi anni, in specie in Campania» inizia la lettera.

Tra i firmatari, Valentina Botta, coordinatrice regionale Articolo Uno Campania, Maria di Serio, presidente commissione garanzia, Carmine Ansalone, coordinatore provinciale di Salerno, Rodolfo Boccia, Antonio Famiglietti, Pompilio Albanese, del Coordinamento di Avellino, Pasquale Giardiello, Laura Della Monica, Coordinamento provinciale di Napoli, Francesco Sannino, coordinamento provinciale di Benevento, Michele Gravano, ex segretario Cgil Campania, Lanfranco Polverino, segretario Spi Vomero Napoli, Anita Sala, ex consigliere regionale, Michele Giardiello, ex parlamentare Ds, Giorgio Piccolo, ex parlamentare del Partito Democratico.

Dal campo largo col Pd  alla condivisione delle logiche "alla De Luca"? È questo che si chiedono gli esponenti di Articolo Uno. Speranza è stato bersagliato per due anni da De Luca specialmente sul tema sanità e pandemia.

Stentiamo a comprendere – aggiungono i firmatari – come tu abbia potuto condividere le logiche di potere di De Luca che, oltre a contrastarci per anni con i metodi che gli sono propri, ti ha ripetutamente offeso e dileggiato in pubblico.

Hai accettato che egli facesse merce di scambio tra le sue posizioni territoriali e candidature paracadutate dall'alto in danno dei territori, di fatto tagliando fuori quella del nostro stimato parlamentare, così dando via libera al veto in suo danno.

Le candidature hanno cessato cosi di essere occasione di uno slancio politico nuovo e sono diventate un prosieguo, in peius, di quelle del Pd del 2018. Scelte che favoriscono oggettivamente le destre.

Ti chiediamo, perciò un gesto politico che salvi la nostra identità politica: prendi le distanze dal metodo, oltre a dare una giustificazione nel merito.

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