Spari nella notte a Miano, raffica di proiettili contro casa di un pregiudicato
Una ventina di colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro un'abitazione di Miano, nella periferia nord di Napoli. Sull'accaduto indaga la Squadra Mobile della Questura, l'obiettivo sarebbe un pregiudicato considerato legato alla criminalità organizzata locale. L'episodio si inquadrerebbe nella guerra di camorra per il controllo del territorio dopo la disarticolazione del gruppo Cifrone, che si contende l'egemonia con i Balzano e con altri sottogruppi nati anche loro dalle ceneri del clan Lo Russo e che avrebbe fatto registrare già due omicidi negli ultimi mesi.
Gli spari nella serata di ieri in via del Ponte. La Polizia di Stato, intervenuta in seguito a una segnalazione di colpi d'arma da fuoco, ha rinvenuto 21 bossoli in strada e i segni dei proiettili sul muro dell'abitazione; al momento il proprietario non era in casa, non si registrano feriti. L'uomo, rintracciato successivamente, è stato ascoltato dagli investigatori ma non avrebbe fornito elementi utili alle indagini. Dai rilievi non è stata una stesa ma i colpi erano diretti verso l'edificio; verosimilmente si è trattato di una intimidazione.
Il clan Cifrone era stato smantellato a marzo con un blitz dei carabinieri, in manette erano finite 8 persone. Collegabile agli scontri tra clan per l'ex regno dei "Capitoni" anche l'omicidio avvenuto lo scorso 24 giugno, quando nel limitrofo quartiere Piscinola è stato ucciso il 24enne Antonio Avolio; la vittima era ritenuta in passato legata al clan Lo Russo. Pochi giorni prima, il 10 giugno, un 37enne era stato gambizzato. Due mesi prima, il 22 aprile, a Miano era stato invece ucciso il 60enne Salvatore Milano, raggiunto dai sicari in un bar; anche lui ritenuto ex Lo Russo, secondo gli investigatori sarebbe successivamente transitato tra le fila dei Cifrone.