Spari durante il corteo funebre ad Acerra, fermato un 23enne: era già ai domiciliari
C'è un fermo per la sparatoria di ieri avvenuta ad Acerra durante un corteo funebre: si tratta di un 23enne di Marcianise, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altri reti. Raggiunto questa mattina dagli agenti di Polizia, è ora in stato di fermo per evasione, porto e detenzione illegale di arma da fuoco aggravato dal metodo mafioso. La vicenda era diventata virale dopo che un video era stato diffuso online dal deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. Come Fanpage.it aveva verificato con fonti investigative, la sparatoria era avvenuta su via Niccolò Paganini, davanti alla Parrocchia di San Giuseppe, con le forze dell'ordine che avevano recuperato anche alcuni bossoli in strada.
Il cerchio delle indagini si è chiuso poche ore dopo, quando al Pronto Soccorso di Villa dei Fiori ad Acerra si era presentato un uomo con dolori addominali. Il 23enne era sottoposto alla detenzione domiciliare con braccialetto elettronico per reati in materia di stupefacenti, e pertanto il dispositivo aveva iniziato a suonare una volta arrivato nel pronto soccorso. Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Acerra hanno ricostruito, grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, che poco prima lo stesso oltre ad evadere dai domiciliari era arrivato a bordo di uno scooter in via Paisiello, all'incrocio con via Paganini, dove aveva esploso diversi colpi d'arma da fuoco in aria prima di scappare. Per lui è scattato così il fermo da parte della polizia giudiziaria per evasione, porto e detenzione illegale di arma da fuoco aggravato dal metodo mafioso.