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Spari davanti all’abitazione del proprietario di uno chalet di Mergellina

Due colpi di pistola sono stati esplosi nella notte a nella zona della Torretta, nel quartiere napoletano di Chiaia; l’intimidazione nei pressi dell’abitazione di un pregiudicato, proprietario di uno degli chalet del lungomare. I carabinieri hanno acquisito i nastri di alcune telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili.
A cura di Nico Falco
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Due colpi di pistola sono stati esplosi intorno alle 23 di ieri, 1 novembre, in via Camillo Cucca, strada che dalla Riviera di Chiaia sale verso la zona della Torretta, quartiere Mergellina. I carabinieri, intervenuti in seguito alla segnalazione degli spari arrivata alla centrale operativa, hanno trovato sull'asfalto due bossoli calibro 7.65 e una ogiva; non ci sarebbero feriti né danni. Le indagini sono in corso per identificare l'obiettivo dell'intimidazione, ma è emerso che a pochi metri dal luogo degli spari abita un pregiudicato, proprietario di uno degli chalet che si trovano sul lungomare di Napoli.

Al vaglio degli investigatori l'ipotesi che fosse lui il destinatario del messaggio. L'uomo, ascoltato dagli investigatori, ha riferito di non avere subìto minacce e di non sapere se i colpi fossero diretti a lui. I militari di Posillipo hanno acquisito i nastri di alcune telecamere di videosorveglianza della zona. In base a quanto ricostruito fino ad ora a sparare sarebbero state almeno due persone, arrivate in sella a uno scooter, che subito dopo i colpi si sarebbero dileguate scappando tra i vicoli.

Pochi giorni fa, la sera del 29 ottobre, un uomo era stato ferito a colpi di pistola a Ponticelli, nell'area orientale di Napoli. La vittima è un pregiudicato ritenuto legato al clan Casella-Sarno, è stato ferito a una spalla. Poche ore prima c'era stato un altro ferimento, ma in una zona diversa della città: a Fuorigrotta era stato ferito un pregiudicato, colpito mentre si trovava nei pressi dello stadio San Paolo; l'uomo, 63 anni, è lo zio di quello che gli inquirenti considerano ai vertici del clan Calone di Posillipo.

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