video suggerito
video suggerito

Spari contro il lido balneare a Ercolano, 25enne in carcere. Il padre ucciso nella faida di camorra

I carabinieri di Ercolano hanno arrestato un 25enne del posto, accusato di avere partecipato al raid contro il lido Arturo nel novembre 2023.
A cura di Nico Falco
75 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un cugino collaboratore di giustizia, il padre ammazzato in un agguato di camorra quando lui aveva appena 13 anni: è il profilo del giovane arrestato con l'accusa di avere sparato contro un lido balneare di Ercolano, in provincia di Napoli, insieme ad un altro ragazzo che resta al momento da identificare; l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata eseguita dai carabinieri della tenenza di Ercolano.

Colpi di pistola contro il lido Arturo

I fatti risalgono al 14 novembre 2023. Quel giorno il "Bagno Arturo" era chiuso, ma all'interno si trovavano tre operai al lavoro. I carabinieri erano intervenuti dopo l'allarme lanciato dal titolare: qualcuno aveva sparato verso la struttura diversi colpi di pistola. Ad avvisare l'uomo erano stati gli stessi operai, che avevano sentito i botti mentre erano al lavoro e inizialmente avevano pensato a petardi, salvo poi accorgersi dei fori di proiettile.

Le indagini sui clan di camorra

I militari hanno individuato le due persone ritenute responsabili degli spari soprattutto con l'analisi delle telecamere di sorveglianza. In diversi fotogrammi è stato riconosciuto l'indagato come la persona che guidava lo scooter, mentre i colpi sarebbero stati esplosi dall'altro ragazzo seduto come passeggero. Il 25enne è gravemente indiziato di detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo, aggravati dal metodo mafioso.

Il ragazzo raggiunto dalla misura cautelare non è ritenuto al momento legato direttamente a clan di camorra, ma dalle indagini è emerso che il padre, ritenuto affiliato ai Birra-Iacomino, è stato ucciso nel 2011, nel corso della faida tra il clan e gli Ascione; un suo cugino, invece, ritenuto inquadrato nel clan Vollaro (vicino ai Birra-Iacomino) è collaboratore di giustizia.

75 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views