Spari a Ponticelli: 13 colpi di pistola nella notte vicino al fortino del clan
Almeno tredici colpi di pistola sono stati esplosi nella notte scorsa a Ponticelli, periferia orientale di Napoli, quartiere da anni al centro di scontri tra gruppi di camorra collegati da un lato ai Mazzarella e dall'altro all'Alleanza di Secondigliano. La segnalazione ai carabinieri, anonima, è arrivata intorno alle 4 del mattino di oggi, 3 aprile; i bossoli, calibro 9, sono stati rinvenuti in via Ulisse Prota Giurleo, non si registrano danni: i proiettili sarebbero stati esplosi verso l'alto, si sarebbe trattato di una "stesa". Sull'accaduto indagano i militari della Compagnia di Poggioreale.
L'episodio al momento resta ancora da decifrare. Nell'area abitano diversi pregiudicati ma non ci sarebbe nessuna persona di particolare "interesse investigativo" nelle immediate vicinanze del civico 30, ovvero il tratto dove sono stati trovati i bossoli. Quel punto, però, è poco distante da via Franciosa, storicamente roccaforte del gruppo Casella, legato in un cartello con il clan De Luca Bossa e coi Minichini.
Non molto lontano, ma forse troppo per ipotizzare un collegamento coi fatti di stanotte, c'è via Piscettaro, dove si trova l'abitazione di Marco De Micco, alias "Bodo", ritenuto dagli inquirenti a capo del clan che porta il suo cognome e, insieme ai De Martino, ovvero gli "XX" arroccati nel Rione Fiat, è contrapposto al cartello di camorra.
La faida, combattuta a colpi di agguati e bombe, aveva probabilmente causato l'allontanamento dal quartiere di un 36enne ritenuto affilato ai De Luca Bossa; la Squadra Mobile della Questura di Napoli lo ha rintracciato pochi giorni fa in un'altra provincia campana: è accusato di avere tentato di estorcere per conto del clan, a dicembre, una tangente a una ditta che si occupa di manutenzione e pulizia nell'Ospedale del Mare.