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Spari a Fuorigrotta, l’ipotesi: agguato contro clan Troncone dopo arresto del boss

La sparatoria avvenuta in piazza Italia, a Napoli, potrebbe essere legata ad uno scontro tra clan; ferita per errore una 49enne che era al parco con la figlia.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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La sparatoria avvenuta tra la folla nel tardo pomeriggio di ieri a Fuorigrotta, nella periferia Ovest di Napoli, potrebbe essere legata ad un tentativo di estromettere dal controllo degli affari criminali il clan Troncone, ritenuto attivo nell'area: secondo una delle ipotesi su cui stanno lavorando la Squadra Mobile di Napoli e la Direzione Distrettuale Antimafia il colpo di pistola che ha accidentalmente colpito una 49enne che era alle giostrine con la figlia era diretto a un malavitoso legato del gruppo di Fuorigrotta.

Il clan è stato di recente indebolito dagli arresti di quattro presunti affiliati, tra cui Vitale Troncone e del figlio Giuseppe, entrambi considerati dagli inquirenti ai vertici. Proprio da qui potrebbe essere nato il tentativo di infiltrazione da parte di un altro gruppo criminale, che potrebbe avere tentato di imporsi definitivamente nello spazio lasciato libero. In queste ore gli investigatori stanno esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza e ascoltando numerose persone che, ieri sera, si trovavano nei paraggi del luogo del ferimento, nella parte superiore di piazza Italia.

L'agguato ieri sera, 4 aprile, intorno alle 19. Ci sarebbe stata, secondo una ricostruzione, una colluttazione tra due persone e una di queste avrebbe improvvisamente aperto il fuoco. La pallottola, esplosa verosimilmente con la canna ancora inclinata, avrebbe mancato il bersaglio e avrebbe quindi raggiunto alla coscia la 49enne; la traiettoria, bassa, avrebbe potuto colpire alla testa uno dei bambini presenti nell'area delle giostrine. La donna è stata soccorsa da alcuni passanti, che hanno fermato l'emorragia usando una cintura come laccio emostatico, ed è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell'ospedale "San Paolo", dove i medici hanno escluso il pericolo di vita.

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