Sparatorie e stese col mitra a Chiaia, preso ultimo componente del gruppo legato all’Alleanza di Secondigliano
Dopo un mese è stato rintracciato Mariano Cangiano, ritenuto ultimo ancora libero del nuovo gruppo criminale che, forte dell'appoggio dell'Alleanza di Secondigliano, era entrato in aperto contrasto con gli altri gruppi della Torretta e si era imposto nella zona della Riviera di Chiaia con azioni eclatanti come sparatorie in strada; l'uomo è stato rintracciato nella serata del 9 ottobre dalla Polizia di Stato nell'abitazione di un familiare e gli è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Cangiano era ricercato dallo scorso 9 settembre, quando il gip di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, aveva emesso un fermo per cinque persone, accusate di associazione camorristica, porto e detenzione in luogo pubblico di armi comuni da sparo, esplosione di colpi d'arma da fuoco ed estorsione, reati tutti aggravati anche dalle modalità mafiose previste dall'articolo 416 bis 1. Il provvedimento, a carico di 5 indagati, era arrivato dopo un episodio clamoroso datato 3 settembre: in quella circostanza alcuni uomini avevano sfrecciato tra le vie del centro cittadino ad alta velocità brandendo un fucile mitragliatore.
Si era trattato, avevano ricostruito le forze dell'ordine con le indagini, di un atto intimidatorio: era stato un raid contro uno dei parcheggiatori abusivi del lungomare di Mergellina, ai quali il gruppo aveva imposto una estorsione. Tra il 9 e 12 settembre erano finiti in manette Giovanni Strazzullo, alias "‘o Kikk", ritenuto capo e promotore del gruppo criminale, e Gennaro Ruggiero, Armando Mastroianni, Emanuele Mastroianni, mentre Cangiano era riuscito a rendersi irreperibile fino a lunedì sera, quando è stato finalmente rintracciato e arrestato.