Spacciatore trovato carbonizzato nel Napoletano, indagato un cliente
C'è un indagato per la morte di Vincenzo Iannone, il 47enne trovato carbonizzato in un'automobile due settimane fa nella zona collinare di Marano, in provincia di Napoli: si tratterebbe di un cliente della vittima. Le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, le accuse sono di omicidio aggravato dalle modalità mafiose e distruzione di cadavere. Gli inquirenti sono in attesa dell'esito degli accertamenti, affidati ai carabinieri del Ris.
Il corpo senza vita era stato rinvenuto alle prime ore del 16 luglio scorso. I militari della Compagnia di Marano, intorno alle 6.30, erano intervenuti al civico 6 di via Pigno, dove era stata ritrovata l'automobile con all'interno il cadavere. La vettura era stata data alle fiamme probabilmente nelle ore precedenti, in un tratto di strada tra aree di campagna dove si trovano poche abitazioni e dove di sera il traffico è praticamente nullo. Nei primi momenti le indagini non avevano escluso nessuna pista, compreso il suicidio.
Col passare delle ore, però, si era fatta strada l'ipotesi che si trattasse, al contrario, di un omicidio con annesso tentativo di distruggere il corpo per cancellare eventuali tracce. La vittima era stata identificata in Iannone, 47enne del posto e già noto alle forze dell'ordine, ritenuto dagli inquirenti inserito nel traffico di stupefacenti. Il sospettato era stato individuato nel corso delle indagini; a quanto si apprende è stato ascoltato dagli investigatori e poi rilasciato. Nei giorni scorsi gli sono stati sequestrati indumenti, cellulare e automobile, sui quali sono dal 28 luglio sono al lavoro i militari del Ris nei loro laboratori di Roma.