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Sospette infiltrazioni della camorra: al Comune di Marano arriva la Commissione di indagine

La decisione del prefetto di Napoli Michele di Bari: la Commissione di indagini avrà durate di tre mesi, prorogabili per altri tre.
A cura di Valerio Papadia
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Non c'è pace per il Comune di Marano, cittadina dell'hinterland a Nord di Napoli. Il prefetto partenopeo Michele di Bari, su delega del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ha infatti nominato la Commissione di indagine per l'accesso al Comune di Marano. L'obiettivo è quello di "verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell’amministrazione del suddetto Comune". Come rende noto la Prefettura di Napoli, la Commissione di indagine avrà durata di tre mesi, prorogabili eventualmente, soltanto una volta, per altri tre mesi.

"Ancora una volta, un comune campano governato dalle sinistre finisce sotto la lente per presunti tentativi di infiltrazione e collegamenti della criminalità organizzata. Noi, da garantisti, siamo sicuri del buon lavoro della Commissione di indagine per fare piena luce sul Comune di Marano. Ribadiamo, però, la necessità di non abbassare la guardia contro l’azione dei clan e di avviare una stagione di rinnovamento rispetto a logiche di gestione della cosa pubblica che troppo spesso stanno mortificando l’immagine della nostra terra" ha detto Severino Nappi, capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Campania.

Il Comune di Marano è già stato sciolto quattro volte per camorra

Nel caso in cui la Commissione di indagine dovesse accertare l'infiltrazione delle organizzazioni criminali nell'amministrazione, il Comune di Marano verrebbe sciolto e, nel caso specifico di Marano, sarebbe la quinta volta. Il Comune, infatti, è già stato sciolto in passato quattro volte, l'ultima delle quali nel 2021; la prima volta, invece, si era verificata nel 1991, poi nel 2004 (ma reintegrato dal Tribunale amministrativo regionale) e poi ancora più di recente, nel 2016.

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