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Sorpresa nella Grotta Azzurra a Capri: il carico di una nave preistorica scoperto sul fondale marino

La scoperta è stata effettuata dai sommozzatori della Polizia di Stato durante una immersione volta al contrasto della pesca di frodo.
A cura di Valerio Papadia
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Una scoperta fortuita quanto straordinaria quella effettuata nei giorni scorsi – ma resa nota soltanto oggi – dalla Polizia di Stato nella Grotta Azzurra a Capri. Gli agenti nel Nucleo Sommozzatori dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Napoli, mentre erano impegnati in una operazione volta al contrasto e alla prevenzione della pesca di frodo sull'isola, si sono imbattuti in alcuni reperti risalenti addirittura alla Preistoria che giacevano sul fondale marino.

Nella fattispecie, nello specchio d'acqua antistante la famosa Grotta Azzurra, a una profondità di circa 35 metri, i sommozzatori della polizia hanno ritrovato un'ancora litica: si tratta di una pesante ancora in pietra – poteva pesare da 50 fino a 100 chili – utilizzata dai pescatori nella Preistoria e nella Protostoria. E ancora, nella zona della Grotta Bianca, a circa 30 metri di profondità, sono stata trovare alcune pietre di ossidiana ritenute il carico di una nave risalente al Neolitico.

Infine, proprio sul fondale all'interno della Grotta Azzurra, a una profondità di circa 20 metri, i sommozzatori hanno rinvenuto parte dell'orlo di un dolium di epoca romana, un grande contenitore utilizzato solitamente per conservare olio o vino. Tutti i reperti sono stati soltanto fotografati e lasciati nella posizione in cui giacevano.

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