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Soresa, il caso della nuova sede: offerta per l’affitto fatta prima dell’acquisto dello stabile

A giugno la richiesta di offerta per l’affitto di un immobile, ma la società, nata appena 20 giorni prima, acquisterà solo ad agosto la torre G3. Nella compagine anche una manager coinvolta nei Panama Papers. L’affare è da 8 milioni di euro. Presentato un esposto in Procura da Taglialatela.
A cura di Antonio Musella
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La So.Re.Sa, la società della Regione Campania che si occupa di acquisti nel settore della sanità, non è nuova a procedure singolari che spesso finiscono per attirare l'interesse di magistratura ed inquirenti. Fanpage.it si è occupata della So.Re.Sa. durante la pandemia da Covid 19, in quella che poi è stata l'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Coronavirus, attraverso l'acquisto degli ospedali modulari, ora vuoti e abbandonati, e la gestione poco chiara di alcuni appalti. Materiale finito tutto nella disponibilità della Procura della Repubblica di Napoli. Ora torniamo ad occuparci della So.Re.Sa. per una procedura molto singolare che riguarda l'affitto della nuova sede della società.

Una procedura di affitto per i nuovi uffici So.Re.Sa. che sarebbe iniziata quando la società affittuaria non aveva ancora la proprietà dell'immobile. Si tratta di una società costituita appena 20 giorni prima di aver ricevuto l'invito da So.Re.Sa. a presentare un'offerta di affitto per un immobile di cui non aveva nemmeno la proprietà. Nel board della società padrone di casa di So.Re.Sa. compare anche una manager napoletana coinvolta nello scandalo Panama Papers.

Il contratto ad una società nata 20 giorni prima e senza proprietà

La vicenda della nuova sede di So.Re.Sa è complessa ma riepilogata perfettamente nella documentazione ufficiale in possesso di Fanpage.it. Nella primavera del 2022 la So.Re.Sa, visto il piano triennale delle attività voluto dalla Regione Campania che prevede un aumento della pianta organica, valuta non più sufficienti i suoi uffici al Centro Direzionale di Napoli all'isola F9. L'11 Marzo avvia un avviso pubblico per cercare una nuova sede, con una specifica però che restringe moltissimo il campo delle opzioni: la sede deve essere per forza al Centro Direzionale di Napoli. La motivazione? Le Direzioni della Regione Campania sono al Centro Direzionale, e poi, come si legge dalla determina 200 del 10.10.22 : "Ci sono ampi parcheggi e la Stazione Centrale è vicina".

La ricerca di mercato viene pubblicata l'11 marzo 2022, per trovare una sede che sia obbligatoriamente nel Centro Direzionale. Ma alla scadenza dell'avviso, il 30 aprile 2022, nessuno si fa avanti. Intanto la So.Re.Sa riceve lo sfratto dalla sua attuale sede, perché non paga i canoni. Il 4 maggio arriva lo sfratto dagli uffici dell'Isola F9 e successivamente il Tribunale di Napoli intima di lasciare la sede entro e non oltre il 30 dicembre 2022. A questo punto l'amministratore delegato Alessandro De Bello avvia una trattativa privata. La procedura è prevista dalla legge perché riguarda una locazione.

Quindi fino a qui nulla di strano. Ma da ora in poi dobbiamo fare attenzione alle date.

Il 4 maggio 2022 arriva lo sfratto per la So.Re.Sa. Il 27 maggio 2022 presso la Camera di Commercio di Napoli viene costituita la società Fortower srl. Il 16 Giugno 2022, con atto ufficiale, la So.Re.Sa. chiede alla neonata Fortower srl di presentare una offerta per l'affitto dei nuovi uffici. In quella data però la Fortower srl non ha nessun immobile di proprietà al Centro Direzionale di Napoli, nonostante il codice Ateco della società nata appena 20 giorni prima sia il 68.1 che recita: "compravendita di immobili effettuata su beni propri".

Il 1 agosto del 2022 la Fortower srl acquista dalla Torre SGR Spa l'intero immobile dell'isola G3 del Centro Direzionale di Napoli. Non una torre qualsiasi, ma una delle più grandi dell'intero complesso, ex sede dell'Enel e lasciata vuota ormai da anni. Il 7 settembre 2022 la So.Re.Sa stipula il contratto di locazione con la Fortower srl per un canone annuo da 682.000 euro circa, per un totale di 12 anni, pari a 8,1 milioni di euro.

Non solo, ma nel contratto di affitto, di cui siamo in possesso, c'è una clausola che prevede una pena da 200.000 euro in caso di rescissione del contratto anticipato da parte di So.Re.Sa. In poco più di 60 giorni la Fortower è nata, ha acquistato una delle più grandi torri del Centro Direzionale di Napoli e l'ha affittata ad una società della Regione Campania per 12 anni garantendosi una rendita sicura. L'operazione si chiude il 14 settembre con il cambio delle quote societarie della Fortower srl, come testimoniato dalla visura camerale.

Nell'affare anche la manager Raiola, coinvolta nei Panama Papers

Ma chi sono i lungimiranti manager della Fortower srl capaci di chiudere un così brillante affare? Presidente del Cda è il sannita Eduardo Babuscio, originario di Castelvetere in Val Fortore (Bn), da cui magari l'ispirazione per Fortower. Ma è la sua vice ad essere più famosa, si tratta di Rossella Raiola. Già CEO della società di costruzioni Icg2, capace di vincere appalti per opere pubbliche in tutta Italia, ma in particolare in Campania, la Raiola compare tra i 280 manager italiani finiti nello scandalo Panama Papers. Si tratta del dossier pubblicato nel 2015 che ha scoperto come manager di tutto il mondo nascondevano i loro soldi nelle società offshore, in paradisi fiscali,  per non pagare le tasse ed evitare i controlli dello Stato.

La Raiola al tempo dei Panama Papers risultava nei leakes come direttrice della Anstey Finance delle Isole Vergini britanniche e della Dishford delle Seychelles. Soprattutto l'imprenditrice napoletana non è solo la vice presidente del consiglio d'amministrazione della Fortower srl, ma ne è di fatto proprietaria insieme ad altri. La compagine societaria infatti, una settimana dopo la firma del contratto di affitto con So.Re.Sa. il 14 settembre 2022, cambia le quote che la definiscono come è oggi alla Camera di Commercio. La proprietà è per il 33% della Newco srl, che a sua volta è al 99% di proprietà proprio di Rossella Raiola. L'altro 66% della Fortower è della Tecnocostruzioni Generali spa, in sigla Co.Ge. tra i cui proprietari risultano Eduardo Babuscio al 23%, che è anche presidente del Cda di Fortower.

L'imprenditore è nel settore delle costruzioni da moltissimi anni, negli anni '90 era stato ai vertici, come manager, della Zecchina Costruzioni con la quale ha partecipato alla ricostruzione post terremoto. Marco Talamazzi è proprietario all'11%, lo stesso è anche direttore tecnico della Fortower. Le altre quote sono dell'ingegner Giuseppe Murena al 35%, senatore dell'Ordine degli Ingegneri della Campania e storico costruttore napoletano,  e della Malu 1 srl al 30%. Manco a dirlo la Fortower e la Tecnocostruzioni Co.Ge. hanno la sede una accanto all'altra, in viale Gramsci a Napoli, una al civico 22 e l'altra al civico 23.

A questo quadro c'è da aggiungere che l'intera operazione avviene su un territorio, il Centro Direzionale di Napoli, che vive una profonda crisi del mercato immobiliare con uffici e intere torri vuote da anni, con società che hanno traslocato altrove e la difficoltà dei proprietari di affittare gli immobili.

Presentato esposto alla Procura della Repubblica

Su quali basi l'ad di SoReSa, Alessandro Di Bello, ha avviato una trattativa privata per l'affitto della nuova sede dell'azienda con una società nata da pochi giorni? Di Bello era a conoscenza del fatto che la Fortower non aveva immobili di proprietà al Centro Direzionale quando ha avviato la trattativa? Questioni che meritano una risposta. Per capire se ci sono illeciti nelle procedure appena descritte è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli.

A firmalo è Marcello Taglialatela, presidente dell'Associazione Campo Sud, già in passato autore di diverse denunce proprio sull'operato della società di proprietà della Regione Campania.

So.Re.Sa. paga un fitto più elevato rispetto alla sede precedente, con un mercato che è assolutamente in difficoltà nel Centro Direzionale, ci sono immobili vuoti da anni, su questo dovrà dirci la Corte dei Conti

Di Bello individua una società appena nata e gli fa un contratto per oltre 8 milioni di euro, probabilmente se avessero fatto scelte diverse addirittura potevano comprarlo l'immobile inoltre è una società che non era proprietaria dell'immobile.

Ma la strana vicenda della nuova sede non sarebbe la sola anomalia registrata in So.Re.Sa. sotto la gestione Di Bello. "Non ci fermiamo qui, ci sono altre stranezze sulla gestione di Di Bello e presenteremo nuovi esposti" annuncia Taglialatela.

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