Sorelle sfregiate con l’acido, la madre: “Sono ancora sotto choc”
"Siamo troppo sconvolte, sono ancora sotto shock". Parla attraverso una fessura della porta la mamma delle due sorelle sfregiate con l'acido al Corso Amedeo di Savoia, a Napoli. A stento trattiene le lacrime. Chiede di non essere ripresa in volto, che venga rispettato un momento così delicato. "Rimangono le cicatrici", le poche parole che riesce a pronunciare, quando si chiedono notizie delle due ragazze. Una paura con cui, in queste ore, probabilmente, convivono le due giovanissime, che vivono nel Rione Sanità, a pochi passi da quello che fu uno dei set dei film di Totò. "Parlate con l'avvocato, a noi lasciateci stare".
Poco distante da dove vivono le ragazze, un quartiere popolare spesso al centro di semplificazioni ed etichette da cui è difficile affrancarsi, ci sono anche i resti della Smart incendiata la notte tra il 10 e l'11 maggio, che sarebbe intestata al padre. Nella mole di informazioni al vaglio degli inquirenti, sarebbe stato inserito anche questo episodio, risalente a qualche settimana fa, che tuttavia però potrebbe non essere collegato all'aggressione.
Lunedì le due sorelle sono state dimesse dall'ospedale Cardarelli, dove erano state visitate in pronto soccorso, avvalendosi anche di una consulenza di un chirurgo plastico. Non si erano ravvisate esigenze di ricovero e così, poco dopo, si sono recate in Questura. Qui sono state ascoltate per diverse ore. Nella giornata di ieri invece, gli investigatori hanno fatto sapere di aver fermato una donna, la zia delle due sorelle, che al momento risulta indagata.
Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica quanto segue:
Personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato San Carlo Arena nel pomeriggio di ieri 31 maggio ha dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – IV sezione Indagini – a carico di una giovane donna di appena vent’anni ritenuta gravemente indiziata del reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, avendo provocato a due giovani vittime ustioni da acido a livello del volto e di altre parti del corpo, accerchiando lo scooter al bordo del quale viaggiavano le due vittime, di cui una minore degli anni 18.
La donna fermata si era resa irreperibile nelle ore seguenti all’evento delittuoso, verificatosi la sera del 30 maggio, in zona Materdei, e ha spontaneamente rilasciato dichiarazioni, allo stato non riscontrate, in contrasto con il quadro probatorio acquisito.
Gli investigatori sono al lavoro per identificare tutti i presenti al momento dell'aggressione. Il 30 maggio le due sorelle percorrevano in scooter corso Amedeo di Savoia, nel centro storico di Napoli, quando il motociclo è stato accerchiato presumibilmente da almeno altre sei persone, a bordo di motorini. Resta da capire chi e perché abbia gettato l'acido contro le ragazze.