Due milioni di euro rubati dalla cassaforte dei carabinieri di Napoli, ora indaga la Procura Militare
La Procura militare di Napoli sta coordinando le indagini sull'ingente ammanco di denaro scoperto circa un mese fa nei conti della caserma Salvo d'Acquisto, sede della Legione Campania dei Carabinieri. Al momento l'Arma ha concentrato i sospetti su un militare oggi in pensione, che per le mansioni ricoperte nell'ex convento San Potito avrebbe avuto accesso all'enorme flusso di denaro che transita nella caserma e che potrebbe, questo il sospetto, avere sottratto gradatamente negli anni piccole somme fino ad accumulare un vero e proprio tesoro: le stime sono in corso, ma il totale sarebbe di circa 2 milioni di euro.
Fonti del Comando Generale di Roma riferiscono a Fanpage.it che sulla vicenda "il fascicolo è ancora aperto, a parlare sarà la magistratura", specificando che "l'ammanco è stato individuato in fase di controllo e sono state avviate tutte le procedure di indagine per risalire alle responsabilità". Il reato ipotizzato sarebbe quello di peculato militare, la Procura militare ha delegato per le indagini i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli.
Spariti 2 milioni di euro dalla cassaforte della Legione Campania dei Carabinieri
La notizia era stata anticipata ieri sera da Fanpage.it. L'ammanco di denaro sarebbe stato scoperto circa un mese fa, durante la riorganizzazione in seguito al pensionamento di un militare che in quegli uffici aveva prestato servizio per parecchi anni. Il successore, controllando registri e transazioni, si sarebbe accorto delle incongruenze e quindi delle somme scomparse.
Il denaro sarebbe stato sottratto poco alla volta, nel corso di diversi anni; l'ammontare complessivo è ancora in via di quantificazione ma la cifra totale non si distaccherebbe troppo da due milioni di euro. Ignote, per il momento, anche le modalità con cui il denaro sarebbe stato sottratto nascondendo fino ad oggi gli ammanchi nei registri.