Droga nella penisola sorrentina, 33 indagati in tutta Napoli e provincia
Maxi operazione dei carabinieri di Sorrento, che questa mattina hanno raggiunto 33 persone, tutte ritenute a vario titolo gravemente indiziate dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e ricettazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, hanno portato ad una ordinanza di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale oplontino ed eseguita dai carabinieri di Sorrento in tutta Napoli e Provincia. Dei 33 soggetti indagati, 11 sono finiti in carcere, 13 ai domiciliari, 9 sottoposte a divieto di dimora nella provincia di Napoli. Solo uno è risultato irreperibile: si tratta di una delle persone sottoposte agli arresti domiciliari.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si tratterebbe dei "fornitori" di droga dei pusher della penisola sorrentina, tutti sparsi tra il Rione Penniniello di Torre Annunziata, l'area stabiese e nel centro di Napoli. Sequestrate nell'operazione anche droga e armi: tra queste ultime, spiccano uno shiruken giapponese, ma anche alcuni manganelli di legno con slogan fascisti come "Credere, obbedire, combattere", oltre ad asce, lame di vario tipo e pistole. Complessivamente, per i 33 indagati sono stati formulati 184 capi d'accusa: tra questi, a vario titolo, detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di arma comune da sparo, ricettazione ed estorsione. Le indagini hanno permesso anche di accertare l'esistenza di una grande piazza di spaccio a Vico Equense, dalla quale "partivano" i rifornimenti.
(Articolo aggiornato alle 11.30 di martedì 13 dicembre)
